Mese grigio quello di novembre per la giunta Ageno, protagonista delle prime pagine della cronaca elbana per una serie di eventi non particolarmente popolari. Si va ad aggiungere alla lunga lista una curiosa vicenda. Molti ricorderanno “Portoferraio Notizie” , il giornalino griffato “Comune di Portoferraio”, che andò a trovare le cassette postali di molte, ma non tutte, famiglie portoferraiesi nell’ottobre 2001. Per gli immemori rammentiamo che la pubblicazione citata altro non era che un riepilogo delle opere realizzate da Ageno & Co durante il primo anno di amministrazione ed una sorta di buoni propositi per il futuro, con una serie infinita di elogi da parte di alcune istituzioni locali "amiche" quali Comunità Montana, Provincia, altri comuni elbani, società, ecc… L'uscita del giornalino provocò non poche critiche, mosse da parte della minoranza consiliare, rilievi che vertevano essenzialmente su due questioni: l’uso improprio del logo comunale per l’assenza di opinioni e giudizi espressi dalla minoranza stessa e l’utilizzo delle casse comunali per realizzazione, stampa e distribuzione di “Portoferraio Notizie”. Il Sindaco Ageno rassicurò in seguito i cittadini dichiarando che non sarebbero stati impiegati né soldi né risorse del Comune in quanto non si trattava di un'iniziativa comunale bensì di un'azione concordata con i partiti della maggioranza e che si sarebbe provveduto al finanziamento in altro modo. Accade ora, ad un anno esatto di distanza, che il Comune di Portoferraio si veda citato in giudizio dalla tipografia livornese Mediaprint S.r.l, rappresentata dall’ Avv. Ugo Boirivant del Foro di Livorno, che chiede di provvedere al pagamento, evidentemente non ancora effettuato, di 1777, 52 euro per la stampa del giornalino. Nell’atto di citazione presentato dalla società si legge che il Comune, al momento della commissione del lavoro, avrebbe preso accordi affinché il tutto venisse fatturato a tre ditte portoferraiesi, perché appunto l'intervento non gravasse sul bilancio comunale. Ma agli impegni non è seguita la corresponsione del dovuto, ed il tipografo ora batte cassa (comunale, ovviamente). Per vedere come andrà a finire restiamo in curiosa attesa della causa fissata per il 21 gennaio 2003 presso il Giudice di Pace di Portoferraio.
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