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La Sinistra Democratica marinese presenta una mozione sulla scuola

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 13 novembre 2008

Cristiano Adriani, consigliere indipendente di minoranza, per la Sinistra Democratica ha chiesto di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale una mozione sui problemi della scuola il cui testo si riporta qui di seguito: Al Ministro della P. I. Al Presidente della Repubblica Al Presidente della Camera Al Presidente del Senato Visto Il Decreto n°137 del 1 settembre 2008 Il piano programmatico proposto in attuazione dell’art 64 della legge n° 133 del 6 agosto 2008 Considerato che nel nostro sistema democratico qualsiasi riforma della scuola è stato il risultato di un confronto, supportato da esperti tra il legislatore e il mondo della scuola Esprimiamo un netto dissenso per gli interventi normativi emanati e proposti in quanto: 1. Nella scuola di oggi i saperi sono molteplici e diversificati, per tale motivo è difficile prospettare un’unica figura che possa rispondere in maniera esaustiva e approfondita ai diversi bisogni culturali 2. Il confronto quotidiano fra insegnanti permette di cogliere la complessità della realtà e favorisce la ricerca delle strategie educative e didattiche più efficaci da attuare in classi che diventano sempre più numerose, eterogenee e problematiche. 3. Nei confronti dei bambini e dei genitori, il gruppo docente, rispetto al maestro unico, può garantire un rapporto più ricco e formativo, ed una valutazione più equilibrata. 4. Le ore di compresenza, già pesantemente erose dalla necessità di coprire le supplenze, rappresentano una risorsa preziosa perché consentono agli insegnanti di attuare, da una parte attività di approfondimento dell’offerta formativa, dall’altra una didattica di recupero e integrazione di tutte le diversità presenti nella realtà scolastica attuale 5. La diffusione delle tecnologie ha modificato gli stili di apprendimento degli allievi che vivono in una società sempre più complessa e globale per cui la riduzione d’orario e i tagli previsti comprometteranno irrimediabilmente la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Una scuola di 24 ore settimanali (infanzia e primaria) ,27 (secondaria di 1° grado) o solo 30/32 (secondaria di 2° grado) è una scuola che si impoverisce non solo di tempo, ma anche di valori. 6. Con i previsti tagli del personale ATA verranno a mancare delle figure indispensabili al funzionamento della scuola ed in particolare alla gestione dei laboratori. Pertanto si ribadisce:  che alla base di questo Decreto non vi è alcun riferimento educativo-pedagogico, ma solo un intento di risparmio economico;  che uno Stato che taglia sulla cultura si troverà generazioni future impoverite dei valori essenziali che il confronto e la condivisione permettono di acquisire;  che il mondo della scuola è disponibile ad un confronto costruttivo che permetta un miglior investimento delle risorse economiche ed umane senza minare i suoi valori educativi. Chiediamo dunque che Codesto Ministero abroghi il Decreto Legge sopraccitato e riapra il confronto con il mondo della Scuola Pubblica Italiana alla luce di tutti i valori positivi che essa ha acquisito in questi anni.


adriani stretta corta

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