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PD: "Soppressione dello scalo di Porto Azzurro, il mondo non gira intorno a noi"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 11 novembre 2008

E' doveroso da parte nostra, per correttezza di informazioni, dire, anzi ribadire, la nostra opinione sulla linea A3 in merito agli attuali (e non si sa fino a quando) disservizi . Occorre premettere e ricordare che già in data 27 giugno 2003 l'Amministrazione Papi votò a maggioranza (e questo significa che il gruppo di opposizione di Patto Azzurro in cui confluivano anche i DS votò contrario) un ordine del giorno in cui si chiedeva la soppressione dello scalo di Porto Azzurro dalla linea A3. Il tutto in barba ad un concetto di comprensorialità, senza sentire il parere di altri comuni, senza preoccuparsi del futuro dei dipendenti della società Toremar (anche se il parere di detta società a tal proposito risulta ancora a noi ignoto), trascurando i problemi di viabilità e le conseguenze sul servizio per quanto riguarda l'intera tratta: non occorre essere un vecchio lupo di mare per capire che in caso di maltempo, senza lo scalo di Porto Azzurro, si rendeva impraticabile l'intera tratta della linea A3. Le motivazioni addotte dall'amministrazione per l'assunzione di tale preciso indirizzo erano la progressiva scarsità di utenza, i problemi che la nave comportava al traffico nella zona del centro ed alcune sollecitazioni avute da “molteplici strati sociali della popolazione”. Nonostante tutto ciò premesso, gli organi istituzionali del Comune di Porto Azzurro oltre a farsi carico di portare avanti tale indirizzo si impegnavano ad evitare forme di disagio attraverso un servizio di aliscafo o trasporto gommato pubblico. Non viene mai menzionato un progetto di porto turistico. Bene, oggi ci troviamo in una situazione simile: lo scalo di Porto Azzurro è attualmente soppresso. In un documento di risposta alla proposta del Sindaco di istituire un referendum sulla soppressione (praticamente non un referendum ma una ratifica, preso atto che l'amministrazione si era già espressa) uscito circa un anno fa, avevamo già affrontato la questione; dicemmo allora che più che un referendum serviva un progetto serio che affrontasse tutte le conseguenze dovute alla soppressione dello scalo e risolvesse tutte le relative problematiche. È naturale che, con il passare degli anni, le funzioni che un tempo svolgeva un porto storico come quello di Porto Azzurro, siano oggi diverse. I lavori che consentiranno l'allungamento della banchina per lo sfruttamento del porto commerciale già da tempo annunciati, tanto che qualche mese fa presentammo un'interpellanza a tal proposito (consideriamo che le agenzia Toremar già dalla scorsa estate non accettavano prenotazioni da Porto Azzurro causa l'imminente inizio dei lavori), stanno creando soprattutto in questo periodo di maltempo un disservizio in tutto il versante. Ma abbiamo il timore che il futuro porto commerciale, preso atto delle varie dichiarazioni del Sindaco che vede di buon occhio lo sviluppo di un porto turistico, servirà per proteggere quest’ultimo, che non verrà istituito alcun servizio alternativo, che l'ampliamento del porto turistico vedrà l'ingresso di un ennesimo privato nella gestione del porto. Abbiamo il timore che i disservizi di oggi, siano anche quelli di domani perché la nave non farà scalo a Porto Azzurro neanche dopo l'ultimazione dei lavori per l'allungamento della banchina. Noi, lo ribadiamo non abbiamo nessuna preclusione verso il porto turistico ma questo dovrà avvenire solo dopo aver risolto, insieme agli altri comuni, le questioni collegate alla soppressione dello scalo. Purtroppo la strada ci pare già segnata, difficile spiegare a questa amministrazione che “il mondo non gira solo intorno a Porto Azzurro”.


porto azzurro panorama porto

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