"Contento", passateci la battutaccia, per tutte queste alluvioni, dev'essere Rodolfo Doni autore di "Nubifragio sull'isola". Spieghiamo: Le recentissime, ripetute alluvioni campesi e tempo addietro anche marinesi, quando una rattoppata e vecchia conduttura fognaria cedette alla forza del nubifragio, fanno venire alla mente proprio "Nubifragio sull'isola", un romanzo dai forti simbolismi politici e morali, scritto dal padre del Premio Letterario isola d'Elba. Il contenuto del romanzo è perfettamente in sintonia con il "salutare" (secondo il romanzo) evento atmosferico, che ormai minaccia ripetutamente l'Elba. Legambiente per far notare come sia facile il dissesto all'Elba, per l'incuria di tanti Enti addetti ai lavori, ha fatto più volte comunicati. e campagne. Il Circolo Pertini ha fatto tre incontri con i geologi Tanelli,Pranzini e Rosas. Curiosamente il nostro Doni ha concentrato nel suo testo, tutte le amare riflessioni che oggi si possono fare sulla gestione del potere, sulla gestione di un territorio sballata, finalizzata al lucro e non al benessere generale e senza dubbio (questo è lo scopo dell'intervento) facciamo la "scoperta del Giaconi", ribadendo quanto possa essere utile la letteratura, quale contributo alla riflessione sui limiti di noi esseri, padroni di questo pianeta. Riflessioni , anche se diverse, ma non tanto, fatte anche da Federico Regini, guarda caso anche lui con un romanzo che va forte, "L'isola". E Doni (forse sconosciuto a molti elbani, eccetto che ai campesi, visto che frequenta dal 1949 quel paese) vede curiosamente il suo ultimo romanzo stare a pennello a questi episodi di cronaca, certamente emblematico di un'Elba "disattenta", per dirla in modo soft, nei confronti del suo bene principale. l'ambiente. Opere di urbanizzazione, di protezione del territorio, utile al quieto vivere di noi pazienti elbani,opere che mancano. Ma tanto utili anche alla colonna portante dell'economia, il turismo, quotidianamente trascurato. Sempre Legambiente, ma anche Italia Nostra e via dicendo, non si fanno sfuggire occasioni per dire degli errori commessi da Enti vari nei confronti di una seria tutela del territorio. E torniamo al romanzo emblematico. Cambiamo scena. In una delle serate celebrative del vincitore del Premio letterario Elba (il 2005?) , c'è chi ebbe il piacere e l'onore di presentare al pubblico Rodolfo Doni. Antonio Bracali e il Comitato che gestisce l'iniziativa, avevano pensato che fosse giunto il momento di assegnare un riconoscimento a chi di fatto ha ideato la manifestazione nel lontano 1962. Una celebrazione nella celebrazione, nella serata che assegnò la vittoria di Muriel Spark con il romanzo "Invidia". Altro tema terribilmente umano...o disumano. In quella serata fu proiettato un video che diceva di questo personaggio, Doni, scrittore -giornalista, che come detto, dal 1949, vive lunghi periodi nella sua casa di Marina di Campo. Ora abbiamo anche Faletti rifugiatosi sull'isola a scrivere altri libri. Ma perchè Nubifragio sull'isola si sposa con le alluvioni campesi? Pare si cominci a capire. La trama. In un’isola immaginaria si svolge una storia di speculazioni edilizie, di intrecci poco chiari tra banche e imprenditori, e il bene ambientale e della gente non conta più di tanto. E un giovane scrittore passa dalla denuncia dei soprusi, a una carriera d’integrazione. Finché un nubifragio, tipo tsunami, fa piazza pulita di tutto il marciume, costringe a voltar pagina, drasticamente. Con questo breve romanzo, Doni ha dato un altro saggio della sua letteratura d’impegno politico e di passione civile e una sentenza. Solo un grande nubifragio potrà far piazza pulita di tutto quello che non va in questo mondo, dando ai giovani la speranza di un migliore futuro. Attenzione a queste alluvioni campesi..che si stia avverando il romanza di Doni? Tranquilli, un tale potere rigeneratore c'è la solo nella fantasia della letteratura, o nel potere di Dio o del diavolo.
Rodolfo Doni