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AN e FI incontrano il mondo produttivo della provincia livornese

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 05 novembre 2008

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale e Forza Italia Marcella Amadio e Leopoldo Provenzali, unitamente ai colleghi Alberto Magnolfi, capogruppo di Forza Italia e Marco Cellai vice-capogruppo di Alleanza Nazionale, hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e sociali di Livorno nell’ambito di un tour di ascolto che sta toccando tutte le province toscane in vista del Consiglio Regionale straordinario dell’11 p.v. sulla crisi dell’economia. “Un percorso studiato per recepire dal territorio indicazioni precise e sostanziali” hanno sottolineato i consiglieri “in grado di indirizzare al meglio proposte ed interventi allo scopo di limitare i contraccolpi della recessione finanziaria mondiale, che si va assommando ad una realtà locale di per sé già preoccupante, con una crescita troppo lenta per consentire una significativa ripresa dell’occupazione che resta il problema più rilevante dell’area”. “La fortissima crisi della componentistica, alla quale si è aggiunta di recente quella della raffineria Eni di Stagno” ha detto Provenzali “ha provocato la messa in cassa integrazione di centinaia di lavoratori ed altrettanti hanno perso il posto in quanto interinali. A fronte della mancanza di fondi per la cassa integrazione straordinaria in deroga, il Governo nazionale ha già manifestato la propria disponibilità a sostenere la Regione con nuove, importanti risorse ed ha fatto partire un fondo di garanzia per le imprese da 600 milioni di euro, oltre a studiare altre ipotesi di detassazione e di sostegno al sistema economico”. “Senza dimenticare” ha aggiunto Provenzali “le difficoltà per il porto soprattutto se non si migliorano i collegamenti ferroviari con l’entroterra e le infrastrutture viarie, quali il completamento della autostrada per Civitavecchia. Lo stesso. “In Toscana, e soprattutto a Livorno,” ha rincarato la dose Amadio “c’è una carenza di infrastrutture. In particolare, mi riferisco all’Interporto di Guasticce, che è una cattedrale nel deserto, appare scollegato da tutto, senza alcuna sinergia con l’altro Interporto toscano di Prato”. Secondo Amadio, ancora, la Regione non ha sufficientemente valorizzato la portualità: “Da tempo – ricorda – insisto sulla necessità di costituire un Consorzio dei Porti toscani sul modello del Lazio con Livorno capofila includendo anche gli approdi dell’Isola ‘Elba”. E invece: “Le locali amministrazioni di sinistra” ha proseguito Amadio “fanno scelte incomprensibili: prendiamo ad esempio il Cantiere, da sempre una delle prime voci dell’economia livornese, é stato progressivamente smantellato per una ‘presunta’ Porta a Mare di cui ancora non si vede la luce. Adesso l’Autorità Portuale ci viene a dire che vuole ripristinare il bacino di carenaggio. Bella coerenza”! “La Regione non può continuare nella annosa strategia del Firenze-centrismo e dei poco efficaci finanziamenti a pioggia creati per il mantenimento del consenso” ha proseguito Amadio. “Occorre, invece, ottimizzare e razionalizzare le risorse attraverso interventi mirati per individuare le priorità da seguire. Ed occorre, altresì, fornire servizi di qualità alle aziende, prevedendo al contempo una sensibile diminuzione della pressione fiscale”. “Al Consiglio straordinario sull’economia” avvertono i consiglieri regionali “non faremo sconti al Governo regionale che dovrà prendere finalmente posizione adottando una nuova strategia di insieme, una visione diversa, più omogenea, più seria ed efficace rispetto ai problemi. Occorre subito un intervento di emergenza che sostenga davvero le imprese e non il ‘sistema’. Non possono bastare le risorse messe a disposizione dall’Europa e per larga parte vincolate né sono più tollerabili i ripetuti annunci sulla convocazione di tavoli con gli istituti di credito. Bisogna lavorare tutti insieme, in maniera responsabile, per evitare che dall’attuale situazione di stagnazione si passi ad una fase pericolosa di recessione”.


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