Amministrazione campese decreta il proprio concreto impegno alla lotta all’alluvione: “Un nuovo piano di edilizia popolare, subito nuovi alloggi per 30 idraulici e un grattacielo a centro golfo” “Certo che con una natura così rompicoglioni è difficile amministrare l’urbanistica in una piana di origine alluvionale. Ci eravamo anche chiesti perché nella piana de La Pila non ci avessero mai costruito nei 2000 anni precedenti, tutto quel piano di campagna inutilizzato a fini edilizi era proprio un peccato lasciarlo lì come era”. L’amministrazione campese ha le idee chiare sulle responsabilità della natura su quanto continua ad accadere nella piana de La Pila. “Non avevamo ancora finito di costruire, che ci si sono allagati tutti i cantieri, a solo 6 anni dalla precedente alluvione comincia a dare fastidio questa pioggia che cade sui campi oggi impermeabilizzati dalle costruzioni” – “Anche al Logi a Procchio tutta quell’acqua del 2002 non gli ha fatto tappare per bene tutti i fossi che ancora c’erano” Ma ecco la via di uscita. “Il problema è che a Campo abbiamo costruito ancora troppo poco. Per prima cosa estenderemo i bandi di assegnazione alle case Peep nelle località Alzi e La pila. Evidentemente la nostra prudente assegnazione di alloggi alle sole forze dell’ordine e pompieri non bastava per scongiurare tali eventi calamitosi. E’ nostra intenzione partire subito con azioni pratiche. La costruzione di alloggi per il Genio Pontieri, un caseggiato per un distaccamento di sommozzatori e uno speciale quartiere “Urru” destinato a ospitare operatori di spurgo. Con altri 120 alloggi dovremo farcela a mettere in sicurezza le precedenti 250 costruzioni Peep” Ce n’è anche per gli ambientalisti “Certo che se ci avessero fatto costruire in santa pace dalla Facciatoia di S.Piero sino al mare, i fossi non avrebbero potuto esondare avendoli eliminati alla radice - Se la natura e gli ambientalisti non si rassegnano saremo costretti a costruire un grattacielo a centro golfo per tutti i nuovi residenti che dovranno arrivare nei prossimi anni, stiamo parlando di centinaia di famiglie! La vera emergenza non è quella dell’alluvione, la vera emergenza è quella della casa!” Continuano mogi e accorati gli amministratori campesi – “se tutte quelle famiglie arrivassero prima del 2030, come previsto con logaritmica precisione, e non avremo costruito altre 1000 case in ogni pertugio di territorio, dovremo chiedere ospitalità nei container del Peria in località Orti a Portoferraio oppure dirottarle all’isola di Madeira come dice l’On.Bosi” Nell’emergenza arriva veloce la solidarietà di Catalina Schezzini “Dovessero arrivare prima le 1000 nuove famiglie campesi, da noi un posto glielo troviamo subito” Anche Capoliveri è pronta a soccorrere la tardiva pianificazione edilizia di Campo presa d’assalto da così tanti nuovi residenti.”O qui o a Lacona un posto lo troviamo anche noi”. Paolo Franceschetti
alluvione campo ottobre 2008 2