Per l’eventuale ricorso al Tar di Legambiente contro il Regolamento Urbanistico di Portoferraio si aspetta di conoscere gli esiti dell’incontro tra il Comune e la Provincia. Il Cigno ribadisce comunque quelli che sono i principali punti inaccettabili dello strumento di pianificazione territoriale: su tutti il diritto di prima casa che deve essere riconosciuto erga omnes, e non rivelarsi un privilegio per pochi. Legambiente contesta anche l’estensione dei metri quadri in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare. “Questa è una clausola- sottolineano al Cigno – non prevista da nessuna norma”. Secondo punto, il cosiddetto “cimitero scolastico”, per la qual zona non è stata ridotta la fascia di rispetto da 200 a 50 metri. Terza incongruenza, le norme tecniche di attuazione non danno la certezza del diritto, così come ha osservato la stessa Regione, la quale però Legambiente dice non aver capito finora quale posizione voglia assumere. Tutto ciò per il Cigno è ulteriormente aggravato dal fatto che questo Regolamento urbanistico sta facendo scuola per gli altri comuni elbani, come nel caso di Marciana che ha adottato lo stesso sistema “semplificato” del conteggio dei metri quadri delle nuove costruzioni, considerando solo i vani di sosta (camere e salotti) ed escludendo i servizi e i corridoi. La situazione dei Regolamenti urbanistici elbani sarà poi materia di un ricco Dossier che Legambiente ha annunciato in uscita per i prossimi giorni.
pf via cosimo panorama