Non tutti sanno che i nomi delle Città di Siena e di Portoferraio sono uniti da oltre 450 anni, in quanto, nella costituzione del ducato Mediceo, con lo stesso atto del 1557, Cosimo dei Medici, riceve in feudo dall’Imperatore, i territori di Siena e di Portoferraio. E’ così con quella operazione che Cosimo avvierà la costituzione del Granducato di Toscana Un altro elemento che unisce Siena all’Isola d’Elba è stato tracciato dal Maestro Giuseppe Pietri, di cui la Filarmonica Elbana si onora di portarne il nome, con la composizione dell’operetta “Rompicollo” le cui vicende, sono ambientate nelle contrade del quattrocentesco Palio di Siena. La storia racconta di una ragazza di nome Diana, che per far vincere la sua contrada “La Selva”, aveva corso il Palio come fantino. Il fiorentino Ferdinando Paolieri ed il senese Luigi Bonelli, furono i librettisti dell’operetta, e nella storia, il Bonelli, parla della sua Selva che adorava. La storia raccontata nella finzione scenica, si trasforma in realtà, proprio con Rosanna, figlia di Luigi Bonelli, che nonostante le diverse leggende, risulta essere l’unica donna ad aver corso un Palio. Rosanna fu segnata in Comune col soprannome di Diavola, ma per tutti era ed è Rompicollo, come l’eroina dell’operetta di suo padre. Anche da questi elementi, nasce l’idea dei dirigenti della Filarmonica Elbana “G. Pietri di rinnovare questi legami storico culturali, e grazie all’ospitalità della Contrada “La Selva”, Sabato 25 ottobre alle ore 22,00, la Filarmonica si esibirà in un concerto, nella splendida cornice dell’Oratorio di San Sebastiano, per un saluto a Siena, ed ai Senesi che si sentono legati all’Isola d’Elba.
Filarmonica Pietri compatta