Dopo l’esilarante e preoccupante risposta del nostro Sindaco ci sembra l’ora di riportare la discussione nell’ambito e nella serietà che merita. “Nessun rischio per le nostre scuole” dichiara. E perché? “ Perché -sostiene- è stato rassicurato da fonti governative e anche dai componenti della stessa ANCIM”. Bene. Si approvano le leggi e poi qualcuno rassicura Andrea Ciumei che può stare tranquillo perchè le nostre scuole non si toccano. Che pensino ad una deroga ad hoc, giusto per lui? Oppure si approvano le leggi, ma non per tutti, solo per qualcuno. Funziona così? Venerdì u.s. la conferenza unificata Stato Regioni si è chiusa con un nulla di fatto e alle richieste delle autonomie locali (di destra e di sinistra) il Ministro Gelmini ha risposto di non essere in condizioni di poter accogliere l’istanza di cancellazione dell’art.3 del Decreto n.154 /2008. Noi crediamo che sia imperdonabile affrontare con questa leggerezza una questione tanto delicata. Il mondo della scuola, e non solo, è in agitazione. La nostra scuola verrà devastata dalle scelte di questo governo che considera la scuola un costo e non una risorsa. Dice il Sindaco che da giorni insieme al suo collega di Marciana stanno verificando la situazione. Noi crediamo di no. Altrimenti non avrebbe potuto e rilasciare tali dichiarazioni. La situazione è questa: 1. L’Istituto verrà soppresso. E questo non a causa del Decreto Gelmini che non ha modificato la deroga per gli istituti situati in piccola isola (300.alunni), ma semplicemente perché non ci sono più nemmeno 300 alunni. 2. Le scuole elementari non sono in pericolo perché tutte e due sopra i 50 alunni. Lo sono invece i due plessi di scuola media, ambedue sotto. 3. Le scuole dell’infanzia sono invece tutte e tre a rischio perché sotto i 50 alunni previsti dal Decreto per il mantenimento dei plessi, senza alcuna deroga, né isole né zone di montagna. In Italia rischiano la chiusura il 36% delle scuole: più di un plesso su tre che la Ministra vuole chiudere. Così recita il Piano programmatico: ”la polverizzazione sul territorio di piccole scuole non risulta funzionale al conseguimento degli obiettivi didattico-pedagogici, in quanto non consente l’inserimento dei giovani in comunità educative culturalmente adeguate a stimolarne le capacità di apprendimento e di socializzazione” Di fronte a tali motivazioni è inutile tentare di spiegare quanto può valere la scuola per un piccolo centro che ora è l’Elba, ma può essere Calabria, Campania o Sicilia. 4. Molte unità di personale non saranno riconfermate perché soltanto in provincia di Livorno si perderanno più di 350 posti di lavoro e certo i risvolti si sentiranno anche da noi. 5. L’unica concessione della Ministra è che il dimensionamento dovrà procedere a cominciare dai territori non ubicati nelle comunità montane o in piccole isole: “Gli Enti Locali devono provvedere ad accorpare strutture edilizie e organizzare il trasporto scolastico,…..questo richiede tempi medio lunghi”. Questo vuol dire che questi plessi verranno comunque chiusi, prima o poi. Se qualcuno spera nel ”poi” dovrebbe notare come il piano parli anche di “collaborazione” con gli enti locali che, nel decreto 233 si è tradotta in una diffida che concede un tempo massimo di un paio di mesi prima della nomina di un commissario governativo E ci sarebbe altro da dire, ma fermiamoci qui. Sindaco non può più pensare che sia possibile rispondere in quel modo. Noi le chiederemo in consiglio cosa ne pensa. Cosa ne pensa della mannaia che calerà sulla scuola pubblica che tradurrà in tagli la previsione di risparmiare 8 miliardi di euro contenuta nell’art.64 della Legge 133/08. Cosa ne pensa del maestro unico che taglierà gli organici Anche della nostra scuola.Cosa ne pensa del taglio dei collaboratori scolastici che oggi garantiscono servizi di assistenza e vigilanza ai nostri bambini. Cosa ne pensa della riduzione del tempo scuola. Il suo governo tenta di spacciare tutto per riqualificazione della scuola e della spesa, ma per noi, per il mondo della scuola e per i cittadini di questo Paese è chiaro che l’operazione che si sta facendo è quella di assestare un colpo mortale alla scuola pubblica, vero bene comune per tutti.
marciana marina cotone panorama