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Riforma della scuola a Marciana Marina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 18 ottobre 2008

Si stanno moltiplicando in tutta Italia le forme di protesta di insegnanti, studenti e genitori contro la “riforma Gelmini”, che riforma non è ,visto che palesemente si preoccupa di ridurre la spesa della scuola pubblica tagliando a destra e a manca con provvedimenti a tambur battente,discutibili non solo sul piano della correttezza democratica, ma anche inopportuni per i tempi ristretti con cui si richiede di applicarli. I suddetti risultano inoltre inadeguati in considerazione che si va ad interferire sui delicati equilibri di cui è composto l’universo scuola, senza un minimo di concertazione e senza una prospettiva di miglioramento. Le conseguenze future della “riforma” ci consegnano un’istituzione con diminuzione degli orari scolastici, con l’aumento degli alunni per classe, la scomparsa delle compresenze, il ritorno al maestro unico, la trasformazione delle università in fondazioni e , ciliegina sulla torta, le classi differenziali per extracomunitari. Senza contare tutti i possibili accorpamenti di classi, sezioni o plessi se non si raggiungono i numeri minimi, innalzati rispetto ai parametri del passato. Non ci si rende conto che oltre a creare un disagio generalizzato nelle zone di periferia formate da piccole realtà rischieranno di subire accorpamenti drammatici di scuole. Non c’è bisogno di evocare gli alunni delle isole Eolie, come ha ipotizzato un giornalista, basta pensare a cosa faranno i nostri vicini dell’isola di Capraia ove non riescano a raggiungere il minimo indispensabile di iscritti per tenere in vita classi o plessi. Anche nella nostra realtà di Marciana e Marciana Marina si levano voci di grave preoccupazione sugli effetti della “riforma Gelmini”. Lo si evince anche da un documento del Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo nel quale si esprime all’unanimità completo dissenso nei riguardi dei provvedimenti penalizzanti oltre misura la scuola pubblica. Come Partito Democratico siamo in piena sintonia con le richieste della lista civica di Marciana Marina di richiedere al sindaco di esprimersi sulle ricadute che tagli produrranno alle scuole e di invitarlo a prendere contatto col collega di Marciana e di decidere sul da farsi. Apprezziamo anche la proposta successiva della stessa minoranza di un consiglio aperto a tutte le persone interessate sulla “riforma Gelmini”, in modo che la popolazione sia informata su come l’Ente Locale intende muoversi . Il tutto da realizzarsi in tempi brevi, visto che all’art. 3 del D.L. n° 154/2008, inserito furbescamente in provvedimenti che riguardavano la sanità, si parla di commissariamento se le disposizioni ministeriali non verranno applicate nei tempi previsti. Tra tutti i tagli ipotizzabili nell’attuazione della “riforma” e che dovranno essere oggetto di dibattito consiliare ve ne è uno di particolare rilievo su cui vorremmo soffermarci: la possibilità di soppressione dell’Istituto Comprensivo. IL problema non è nuovo, ma è emerso da tempo ed ha come causa la graduale diminuzione della popolazione residente nei due comuni. A metà degli anni ’90,in un processo di razionalizzazione del Ministero, riguardante le direzioni didattiche, quella di Marciana Marina venne individuata come sottodimensionata e se ne propose la soppressione da parte del Provveditorato agli Studi di Livorno. Dopo un ampio dibattito, messe in minoranza le parti contrarie, i Consigli di istituto di Marciana Marina e Marina di Campo congiuntamente proposero al Consiglio Scolastico Provinciale la formazione di n° 2 istituti comprensivi, al posto della Direzione Didattica e di n° 2 Istituti di scuola media. La proposta venne accolta e Marciana Marina si salvò. Dopo qualche anno, alla fine del secolo, si prospettò un nuovo pericolo di razionalizzazione: l’assegnazione dell’autonomia scolastica agli istituti. Erano necessari 600 alunni iscritti per la sopravvivenza, ma una postilla alla norma principale ci salvò. Per gli istituti comprensivi siti nelle piccole isole e scuole di montagna erano sufficienti 300 alunni Il comprensivo di Marciana Marina si salvò perché contava al tempo 308 iscrizioni. La spada di Damocle della soppressione si ripresenta oggi sottoforma di nuova razionalizzazione. Preoccupata da un simile evento la lista civica, ora all’opposizione, aveva inserito nel suo programma elettorale una proposta operativa che, se attuata, poteva oggi costituire una opportunità per contrastare in qualche modo la possibilità di chiusura dell’istituto. Oggi, anche volendo, non vi sarebbero i tempi per attivarla. Vogliamo comunque sperare che le nostre scuole e il nostro istituto siano garantite nella loro funzionalità e per tale motivo ci rendiamo disponibili a collaborare per la salvaguardia di questo bene comune che va tutelato da tutti senza distinzioni di parte.


marciana marina

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