Una settimana fa Renato De Michieli Vitturi in una lettera aperta faceva presente al Sindaco Peria che nelle risposte fornite a Luigi Lanera sull'assetto dell'area portuale era caduto pesantemente in contraddizione con il programma elettorale del 2004. E' giusto ricordare pubblicamente (io lo faccio con costanza in Consiglio) come l'attuale maggioranza PD-SD- Verdi prenda offensivamente per i fondelli i quattromila elettori della lista Peria, portando avanti dopo la cacciata del PRC, un programma diverso e quasi sempre in contrasto con il patto fatto al momento del voto. Ma riguardo la questione specifica del futuro assetto del nostro porto, De Michieli Vitturi cita un episodio che ricordo essere accaduto realmente e la cui eventuale gravità può essere valutata soltanto oggi che il Sindaco ha reso pubblico il nuovo piano. Nell'autunno 2004, pochi mesi dopo il nostro insediamento, arrivò sul tavolo della Giunta una planimetria riportante sul frontespizio il logo dell'Autorità Portuale di Piombino e quello del nostro comune. Peria, con scelta solitaria, aveva da poco lanciato la boutade dell'attracco della navi da crociera al Grigolo (ha sempre saputo anche lui che si trattava di un'idea irrealizzabile e sbagliata). L'allora presidente dell'Autority Portuale, di area DS, Tullio Tabani stava per piazzare le barriere antiterrorismo. Tabani capì che Peria doveva tenerselo buono, considerando che nessun sindaco che ama la sua città avrebbe mai permesso tale scempio a ridosso del Centro mediceo. Assecondò quindi l'idea del Grigolo consegnando una planimetria che illustrava la possibile realizzazione dell'approdo crocieristico. Ma aprendo, quasi stillando, la mappa ci accorgemmo che il disegno ricomprendeva l'intero golfo di Portoferraio, fino e ben oltre la zona Esaom. Rimanemmo però sorpresi nel notare che l'Autorità Portuale aveva “disegnato” anche il futuro sviluppo della c.d. Area dei Cantieri (così definita nel piano precedente) e che nello specchio acqueo ricompreso tra il pontile n.1 e Punta della Rena erano ben evidenti pontili a pettine a disposizione del diporto nautico, con due pennelli a chiudere il nuovo porto con radice , appunto , ai due estremi. Nelle aree a terra dell'Esaom erano previsti diversi blocchi di edificazione (non ricordo molto bene) e un bel supermercato di notevoli dimensioni nella zona più vicina alla rotonda della strada provinciale. La carta rimase aperta sul tavolo poco tempo. Peria si infuriò (qualcuno mi parve meno sorpreso) e ci garantì che avrebbe scritto a Tabani perché fosse tolto dal frontespizio il logo del Comune di Portoferraio. Eravamo nel 2004. Quattro anni dopo Peria, Parigi e la maggioranza PD-Sinistra democratica e Verdi presentano la “nuova” idea dell'assetto portuale. Ho trovato anch'io, come De Michieli Vitturi, in questa molte somiglianze con la carta vista nel 2004. Come è possibile ? L'urbanistica è cosa delicata, gli interessi in gioco sono troppi. Vorrei tanto che il Sindaco pubblicasse la planimetria di cui io e De Michieli Vitturi ricordiamo qualcosa. Sinceramente spero che sia la memoria a tradirmi e di trovare poche similitudini. Se così non fosse, sarebbe sinceramente un bel problema per questa città.
daniele palmieri