Raggiunto l’accordo per il presidente del Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano. Il presidente della Regione Claudio Martini ha infatti firmato la lettera con cui si esprime l’intesa della Regione sul nome di Raffaele Guerriero. Con questo atto si profila la nomina formale dell’ex prefetto di Reggio Emilia ai vertici dell’Ente. Vi è infatti il sì delle due Regioni (accanto alla Toscana c’è anche quello dell’Emilia Romagna) al nominativo proposto dal ministero, nel pieno rispetto di quanto prevede la legge quadro sui parchi nazionali. Si avvia così a chiusura un contenzioso iniziato oltre nella primavera del 2002 con la nomina, avvenuta in maniera unilaterale da parte del ministro, di Tarciso Zobbi. La Regione Toscana aveva subito impugnato quel provvedimento, ritenuto illegittimo e lesivo delle sue competenze e tale era stato anche il parere del Tar del Lazio. L’annullamento del decreto di nomina deciso dal tribunale amministrativo nel novembre scorso aveva avuto quale conseguenza la gestione commissariale. Questa lunga fase di incertezza si è finalmente chiusa oggi. “Questa è la strada giusta per risolvere i problemi”, ha commentato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini. “Sono soddisfatto per la soluzione indicata – ha proseguito Martini - frutto di una rispettosa e leale collaborazione, di un metodo corretto basato sull’intesa governo-regioni. Appare ora più che mai urgente percorrere la stessa strada anche per la nomina del presidente del Parco dell’Arcipelago toscano, commissariato da oltre un anno. Si tratta di una ferita istituzionale ancora aperta per noi e per tutte le istituzioni locali. Dopo l’intesa di oggi è possibile ripristinare un corretto rapporto istituzionale, ricercando subito un accordo anche per il Parco dell’Arcipelago. La Regione è disponibile - ha concluso Martini – a procedere quanto prima. Non perdiamo altro tempo”. Nella lettera indirizzata al ministro il presidente entra nel merito anche di alcune delle prime questioni che dovrà affrontare la nuova amministrazione dell’Ente evidenziando come i comuni toscani si trovino per la prima volta a far parte di un’area protetta, al contrario di quelli emiliani, nei cui territori operano da tempo importanti parchi regionali. Di fronte al rischio di possibili squilibri legati alle diverse esperienze maturate nei due versanti importanti saranno i primi atti del Parco, in particolare la scelta delle sedi che, sottolinea Martini, “potrà costituire una prima occasione per dare un segnale rassicurante sul concreto coinvolgimento delle comunità e delle amministrazioni del versante toscano”. La nomina del presidente del Parco dell’Appennino è un segnale importante per la Regione Toscana anche in relazione alla vicenda del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Anche qui il ministro dell’Ambiente ha imposto un commissario (il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti), e la Regione, di conseguenza ha impugnato il decreto di nomina. “La gestione commissariale – sottolinea a questo proposito l’assessore all’ambiente Tommaso Franci – non consente la partecipazione alla vita del Parco degli enti locali, limita la gestione dell’Ente, crea tensioni istituzionali. L’esempio più recente è quello dell’istituzione dell’area marina protetta. Il sindaco l’ha localizzata autonomamente nel mare circostante Capoliveri, e il ministero ha subito assunto iniziative a supporto di tale decisione. Il tutto senza coinvolgere Regione e Provincia, e senza tener conto del fatto che appena nel novembre scorso il Ministero aveva richiesto alle Regioni di svolgere un ruolo di coordinamento e di cofinanziamento degli interventi destinati alle aree marine protette. E’ una situazione sempre più insostenibile”. Di questi temi, evidenzia Franci, si occuperà la Comunità del Parco dell’Arcipelago, convocata per lunedì prossimo.
barbetti 2 microfono
tommaso franci
Claudio Martini