Il Trio Berlusconi-Tremonti-Gelmini ha sfornato decreti legislativi per la riorganizzazione della rete scolastica che una volta applicati avrebbero drammatici effetti sull'organizzazione scolastica all'Isola d'Elba e, in particolare, nel nostro Comune. L'art. 64 della Finanziaria delegava il Ministro dell'Istruzione a predisporre un "Piano Programmatico di interventi volti alla razionalizzazione del sistema scolastico" entro 45 giorni dall'approvazione della legge. Questo Piano è stato redatto nei tempi previsti e si occupa di dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Per gli Istituti Comprensivi, come quello di Marciana e Marciana Marina, che riunisce scuola materna, elementare e media, il Piano ribadisce il limite minimo di 300 alunni fissato dalla riforma Berlinguer. E questo è già un problema perché il nostro Istituto nello scorso anno scolastico contava 279 alunni e in base a questa norma avrebbe dovuto essere accorpato a quello di Campo nell'Elba con un'unica direzione e un'unica segreteria. Ma il problema più grave è che il Piano introduce il limite di 50 alunni per il mantenimento in vita dei singoli plessi. Il nostro Istituto è costituito da 7 plessi: tre scuole dell'infanzia (Marciana, Marciana Marina e Procchio), due scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado (Marciana, Marciana Marina). Di questi 7 plessi solo le due scuole primarie contano più di 50 alunni (rispettivamente 54 e 75), mentre sia le 3 scuole materne che le 2 scuole medie sono costituite da meno di 50 alunni ciascuna e dovrebbero essere accorpate tra loro per rimanere in vita: si dovrebbero costituire una sola scuola dell'infanzia e una sola scuola media nel territorio dei due comuni. Sembrava tuttavia che queste previsioni dovessero costituire un obiettivo da raggiungere in tempi lunghi che consentissero il supporto di azioni mirate quali l'adeguamento delle strutture edilizie, l'attivazione dei servizi di trasporto, la razionalizzazione delle mense scolastiche e via dicendo. Oltretutto la soppressione o l'aggregazione di scuole sono competenze delle Regioni e dei Comuni in base alle previsioni del DL 112/1998 e soprattutto in base all'art. V della Costituzione. Ha quindi i caratteri di un colpo di mano e di un vero atto anticostituzionale e a suo modo eversivo la decisione del governo di inserire in un decreto sulla Sanità (DL 154/2008) una norma capestro che impone alle Regioni di dare attuazione entro il 30 novembre alle previsioni del Piano Programmatico del Ministero dell'Istruzione in modo da rendere operative le disposizioni sulla riorganizzazione della rete scolastico già dal prossimo anno scolastico. Il DL prevede addirittura che in caso di inadempienza delle Regioni il Ministro proceda alla nomina di un "Commissario ad acta", pagato dalla stessa Regione, con il compito di operare immediatamente i tagli previsti nel riassetto della rete scolastica. Per la Toscana si stima che il taglio in questione riguardi 148 scuole, per lo più elementari e medie inferiori, concentrate in zone montane o nelle nostre isole. L' assessore regionale all'Istruzione Gianfranco Simoncini ha già presentato ricorso alla Corte costituzionale sollevando un conflitto di competenze. Abbiamo quindi rivolto una interpellanza urgente al Sindaco di Marciana Marina per sapere quali iniziative intenda assumere a tutela del diritto allo studio dei bambini e dei ragazzi del nostro Comune e quali azioni coordinate intenda programmare con i Sindaci degli altri Comuni (ed in particolare con quello di Marciana). Abbiamo chiesto anche una verifica del Piano Triennale delle opere pubbliche per una valutazione congiunta sulla opportunità di procedere alla realizzazione del II e del III lotto del Polo Scolastico alla luce di queste previsioni di legge che rischiano di rendere inutili le opere da realizzare.
Marciana Marina dal mare stretta