Una trentatreenne elbana molto passionale, tale T.K. s'era (si sarebbe scritto in una cronaca d'altri tempi) perdutamente invaghita di un conterraneo, un ventiseienne di professione istruttore di nuoto, e per lungo tempo lo aveva circondato di pressanti attenzioni, che però pare non fossero assolutamente corrisposte dall'oggetto del desiderio, peraltro fidanzato con altra più giovane fanciulla. Successivamente la ragazza maturava forse in conseguenza del rifiuto patito, un tale astio nei confronti del ragazzo, che in una occasione, nei mesi scorsi, tentava, secondo la versione fornita dal corteggiato, di investirlo con la sua auto, tanto che per evitare di finire sotto, il tizio cadeva a terra e si faceva del male, recandosi prima al pronto soccorso per farsi refertare i sette giorni di prognosi, poi dai Carabinieri della Compagnia dell'Elba per denunciare il comportamento della donna. E dai Carabinieri l'istruttore di nuoto è tornato negli scorsi giorni per dare notizia di un altro fatto piuttosto grave. La donna lo aveva avvicinato chiedondogli che le consegnasse una somma di denaro (250 euro), con la minaccia che se egli non avesse obbedito lei sarebbe andata a spifferare in giro (ed alla fidanzata) dei dettagli dei rapporti (in realtà secondo il giovane inesistenti) avuti con lui. I Carabinieri hanno suggerito al giovane di fingere di accettare e si sono preparati fotocopiando le cinque banconote da 50 euro che avrebbero dovuto essere consegnate alla trentetreenne. I Militari dell'Arma erano presenti nella notte tra lunedì e martedì scorso, in maniera discreta all'appuntamento che i due si erano dati in località Baracone, ed appena il denaro passava di mano, e si sostanziava il reato, intervenivano procedendo all'arresto della donna, che veniva accompagnata presso il Comando della Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio dove le veniva notificata una denuncia per estorsione. Il Magistrato a cui è stato affidato il caso ha disposto che la protagonista dell'episodio, in attesa degli sviluppi della sua posizione giudiziaria, rimanga agli arresti presso il suo domicilio
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