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Regione contro la crisi: «Finanziamenti più veloci e accesso al credito più facile»

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 14 ottobre 2008

di Walter Fortini e Remo Fattorini Livorno «La Regione Toscana reagisce alla crisi finanziaria internazionale. Vogliamo sostenere con forza l’economia, le imprese e le famiglie toscane, nonostante la situazione di turbolenza e tenendo conto dei limiti dei nostri poteri. L'obiettivo principale è quello di attrarre nuovi investimenti, accelerare la disponibilità dei finanziamenti e degli incentivi, garantire a famiglie e imprese l’accesso al credito in modo da ridurre gli impatti negativi e sostenere lo sviluppo». E' quanto dichiarato da Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, a conclusione della riunione programmatica della Giunta regionale che si è svolta oggi a Livorno presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. Prima della riunione della giunta, l’Irpet ha dato i numeri della crisi: recessione per almeno un anno e! mezzo (Pil in calo dello 0,1 per cento), contrazione dei cons! umi (-0, 4/0,5% stimato nel 2009), bilanci familiari che già nel 2008 perderanno 518 euro l’anno, 4400 famiglie toscane indigenti in più (dal 2,9 al 3,3%) e tagli ai servizi pubblici superiori ai vantaggi fiscali decisi dal Governo con la cancellazione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. «Per definire interventi a favore di famiglie e imprese – sottolinea - serve, da subito, un’azione coordinata tra Governo e Regioni. Per questo oltre a ribadire l’invito al ministro Scajola a venire in Toscana per visitare i distretti e incontrarsi con imprenditori e istituzioni, ho invitato oggi il ministro Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a convocare un’apposita seduta della Conferenza Stato-Regioni interamente dedicata all’emergenza economia». «Governo e Regioni devono marciare uniti per affrontare con efficacia questa difficoltà» ! ha proseguito Martini, aggiungendo che «occorre peraltro allargare il ventaglio degli interventi. Finora si è pensato a salvare la banche, ma è indispensabile sostenere i redditi delle famiglie e le imprese ed i loro investimenti». In questa fase ognuno è chiamato a fare la propria parte. “La Regione farà fino in fondo la propria», ripete il presidente. Le leve su cui la Regione punta in questa contingenza sono cinque. La prima: accelerare la disponibilità dei fondi comunitari, velocizzando al massimo la pubblicazione dei bandi (entro il 2008) e le procedure, privilegiando i progetti consistenti e di qualità, mettendo fine ai finanziamenti a pioggia. Si tratta di 3.389 milioni che attiveranno oltre 4 miliardi di investimenti. Con un avviso importante: i finanziamenti che non verranno utilizzati nel giro di un anno saranno recuperati e destinati ad altri intervent! i. La seconda: favorire l’accesso al credito! di impr ese e famiglie. La Regione promuoverà un incontro urgente con gli istituti bancari per affrontare queste difficoltà e individuare gli interventi necessari. E nel bilancio del prossimo anno conferma il blocco delle tasse, gli sgravi sul bollo auto già annunciati e l’avvio del progetto di assistenza per gli anziani non autosufficienti. La terza: far crescere i fondi di garanzia per consentire alle imprese, in un periodo di stretta creditizia, di poter accedere a prestiti a tassi favorevoli. La quarta: in questa situazione diventa ancora più urgente l’attuazione del federalismo fiscale, vero motore dello sviluppo. Senza il quale non è possibile, da parte delle Regioni, decidere incentivi fiscali in favore delle imprese. La quinta: le politiche per l’internazionalizzazione. La Giunta regionale ha definito contenuti e obiettivi del “manifesto per l’attrattività” ! che con il 2009 sarà presentato in tutte le principali piazze finanziarie del mondo. Tre gli obiettivi di fondo del Manifesto: favorire la nascita di nuove imprese, aumentare il business esistente, incrementare gli investimenti esteri. Ciò attraverso la valorizzazione degli “asset” della Toscana: alta formazione, centri di ricerca e università, imprese di eccellenza, qualità della vita. Quattro le novità contenute nel Manifesto: l’istituzione di un Tutor personalizzato che seguirà gli investitori lungo l’intero percorso; la pubblicazione di un Atlante informativo sulle aree industriali disponibili; la messa a disposizione on line del catalogo degli incentivi disponibili per le imprese; una nuova legge sulla semplificazione delle procedure. “Ma dovremo chiedere anche agli altri attori di fare la loro parte – conclude Martini - Oltre al Governo nazionale, anche le imprese devono contribuire. Ag! li imprenditori toscani chiedo tre cose. Chiedo di essere pi&u! grave; p resenti e più attivi nei processi di reindustrializzazione aperti sul nostro territorio. Troppo spesso – precisa - sono imprenditori di altre Regioni ad impegnarsi in prima persona, credendo di più sul nostro territorio. Chiedo di costruire sul territorio progetti di area e di settore che noi sosterremo sul piano finanziario, superando le vecchie logiche dei finanziamenti a pioggia. Infine chiedo un maggiore impegno del sistema produttivo sul fronte della ricerca, del trasferimento e dell’innovazione. In Toscana il 75% della spesa in ricerca è sostenuta dal pubblico”. Il privato interviene in modo troppo residuale. Questo rapporto deve essere più equilibrato, come avviene per esempio in Lombardia (dove le proporzioni sono esattamente opposte) o in Emilia Romagna (dove pubblico e privato contribuiscono ciascuno per metà) .


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