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Appello degli studenti universitari elbani fuori sede

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 12 ottobre 2008

Con il dl 25 giugno 2008 n° 112, convertito in legge il 6 agosto 2008, il Governo dà il colpo di grazia all’Università Pubblica. Con un provvedimento dedicato allo sviluppo economico e alla competitività si mina alla base la concezione di Università così come la conosciamo oggi. Tre cose semplici ma che di fatto privatizzano l’Università. • Si prevede il blocco del turn-over al 20% (cioè ogni 5 unità di personale che andranno in pensione ne potrà essere assunta 1); • La diminuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (cioè i soldi che il Ministero dà alle Università ogni anno) di 63 milioni di euro per il 2009 e sono previsti tagli crescenti fino a 455 milioni per il 2013; • La possibilità delle Università di trasformarsi in fondazioni private. Accadrà quindi che tanti Atenei italiani in difficoltà economiche saranno costretti a trasformarsi in fondazioni, attraendo privati che vorranno investire nell’università e che di fatto indirizzeranno la ricerca e la didattica a proprio piacimento. Le fondazioni, non avendo più il limite di legge che fino ad oggi, nell’università pubblica, garantiva il tetto massimo della contribuzione studentesca al 20% dell’FFO, potranno aumentare la contribuzione studentesca liberamente, trovando un facile sistema per appianare gli attuali buchi di bilancio. Con il blocco del turn-over al 20% verrà impedito il necessario ricambio generazionale della classe docente, precludendo ad un’intera generazione la carriera universitaria. Ci troveremo di fatto davanti ad Università “privatizzate” di serie A e Università pubbliche di serie B. L’Università di qualità accessibile a tutti, la possibilità per i meritevoli ma privi di mezzi di raggiungere i più alti gradi e livelli di studio, sarà solo un antico ricordo. Il tutto nell’assordante silenzio dei media e dei partiti di opposizione: ma crediamo davvero che il problema dell'istruzione italiana sia “il grembiulino a scuola”? Noi studenti elbani fuori sede non rimarremo inermi di fronte allo smantellamento dell'Università, l'unica possibile, quella pubblica, accessibile a tutti senza distinzioni, colonna portante della nostra repubblica democratica. Il governo rincorre gli U.S.A., paese in cui vi sono allo stesso tempo le 15 università migliori del mondo, al modico prezzo di 70.000 dollari l'anno, ma anche le peggiori 2000. Con queste poche righe vogliamo sensibilizzare la vostra coscienza ad un problema che riguarda tutti noi, i nostri fratelli e sorelle, i nostri figli. Qualcuno sta giocando a freccette con il nostro futuro. Oggi si smantella l'università, domani chissà. P.S.: questo documento è presente sul forum “Il Muzemal” all'indirizzo http://www.muzemal.org/forum/viewtopic.php?f=4&t=951&p=34528#p34528 e chi volesse aggiungersi all'appello può inviare una mail a forum@muzemal.org Davide Solforetti Tommaso Provenzali Chiara Greco Daniele Mazzei Andrea Solforetti Matteo Martorella Marco Serena Vera Papp Isadora Mariani Franco Checchi Nicola Scelza Mario Mercati Nicola Mazzei Antonello Calderaro Riccardo Chiocca Linda Mazzei Serena Tammone La foto ritrae Piazza dei Cavalieri a Pisa il pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, sotto un sole cocente 3.000 persone tra studenti, precari della ricerca, personale tecnico amminstrativo e docenti si sono riuniti in una assemblea di ateneo convocata da Sinistra per..., dalla rete nazionale ricercatori precari – nodo di Pisa, dal coordinamento precari tecnici-amministrativi, dal coordinamento dei collettivi. Dall'ultima volta che Pisa ha visto una piazza così piena, probabilmente sono passati quarant'anni.


Pisa studenti in piazza

Pisa studenti in piazza