"Sarebbe un gravissimo errore sottovalutare le pesanti conseguenze della chiusura delle scuole nei piccoli comuni e ci auguriamo che il Governo provveda a correggere il tiro e non lasci che l'ordine del giorno presentato per chiedere criteri specifici non resti un atto formale". Così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, interviene a sostegno dell'Odg presentato da Ermete Realacci (PD) sui tagli alla scuole dei piccoli comuni. "I comuni italiani con meno di cinquemila abitanti – prosegue Cogliati Dezza – sono una realtà tutt'altro che trascurabile visto che rappresentano il 72% del totale e se il governo continuasse a non tenerne conto come ha fatto finora, prevedendo tagli indiscriminati, il disagio sarà enorme per tutto il sistema". Se il criterio rimanesse quello di chiudere tutte le scuole con meno di 50 alunni, come ipotizzato dal Ministero – ricorda Legambiente – a chiudere i battenti sarebbero 2627 scuole elementari (16% del totale). Applicato anche alle scuole dell'infanzia si arriverebbe alla chiusura complessiva di ben 8362 sedi a danno, soprattutto delle aree più marginali del Paese. "In assenza di criteri specifici per queste realtà – continua il presidente di Legambiente - la chiusura di migliaia di plessi scolastici è certa, così come l'enorme disagio che avranno migliaia di famiglie. Penso al pendolarismo degli alunni, anche molto piccoli, e agli gli enti locali che dovranno sostituirsi allo Stato per garantire il diritto allo studio nelle realtà colpite da questi provvedimenti e all'aumento delle spese. Le scuole nei piccoli comuni non sono solo un costo – conclude Cogliati Dezza -. Spesso rappresentano l'unico centro culturale attivo in paesi dove non ci sono strutture sportive né ricreative e dove anche i servizi sono scarsi o inesistenti. Di tutto questo il Governo deve tenere conto e ci auguriamo che non perda l'occasione per farlo seguendo la proposta del PD".
Scuola Materna Porto Azzurro