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Controcopertina: Altre storie di ordinaria follia sulle banchine piombinesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 09 ottobre 2008

Cara Patrizia ho pensato tante volte di scrivere lettere su come siamo trattati di là dal canale e la tua accorata denuncia mi ha fatto affiorare fatti recentemente successi, fatti che mi hanno fatto sentire una povera crista. Nel mese di Luglio facevo la presidente di commissione agli esami di maturità del liceo di Piombino, mi alzavo alle 6 e prendevo la nave per rientrare ad orari variabili tra le tre e le quattro del pomeriggio: faceva molto caldo ed il porto era una fornace. Gentilmente una mia collega ed amica piombinese mi faceva da taxi e mi accompagnava a prendere la nave. Un sabato alle tre però siamo state fermate all'ingresso del porto da un energumeno dell'autorità portuale che in malo modo ci ha vietato assolutamente di avvicinarsi in macchina al molo dove la nave stava partendo ed a niente sono valse le mie richieste di poter, per favore, essere accompagnata visto che sono residente sull'isola (e non una turista in vacanza). Sono stata trattata da pellaia ed anche presa un po' in giro perchè mi sono arrabbiata.Sono anche andata a protestare agli uffici dell'autorità portuale ma,vista la assoluta mancanza di disponibilità e di educazione con cui sono stata trattata,ho augurata al mio interlocutore che sua figlia sposasse un elbano convinta del fatto che quando le cose si provano sulla propria pelle si ragiona in un altro modo.Ero sgomenta ed amareggiata ed ancora di più lo sono stata quando sono arrivata a piedi sotto il sole cocente sul porto ed ho visto che il piazzale era quasi vuoto e poche macchine aspettavano in banchina di imbarcarsi.Avrei potuto capire un trattamento del genere (ma la maleducazione no!) se il porto fosse stato molto affollato ma visto che c'era poca gente perchè non permettere ad una persona di poter essere accompagnata ,dopo tutto non sono più una ragazzina e sono anche ipertesa! Se una macchina fosse entrata sul piazzale quasi vuoto, mi avesse scaricato e se ne fosse andata che tipo di problemi avrebbe potuto creare? Ma ancora meglio mi è successo alla fine di Agosto,arrivo a Piombino e la nave della Toremar partiva dopo 10 minuti,chiedo il posto per residente per la macchina ed una gentilissima signora mi dice che non c'è posto per più di due ore,a quel punto faccio presente che so che sulle navi ci sono posti riservati ai residenti ma lei mi dice che non ce ne sono più. Mi arrabbio e le dico che voglio sapere il suo nome perchè scriverò una lettera al giornale denunciando il fatto e vado alla Moby dove gentilmente mi fanno il biglietto. Mentre tornavo indietro la signora della Toremar mi chiama e mi dice che forse si è sbagliata e che un posto ci potrebbe essere. Schifata le dico "no grazie" ma penso che mi ha richiamato perchè l'idea della lettera al giornale col suo nome ha fatto effetto. E allora mi chiedo se sia giusto che accettiamo di essere trattati così ,penso che dovremmo farci sentire e che ognuno di noi dovrebbe denunciare i disservizi,le angherie e l'atteggiamento a presa di giro con cui ci trattano quando facciamo presenti di essere residenti! Gli altri possono scegliere di usare strase diverse per andare alla loro casa,noi ne abbiamo una sola :la nave,c'è qualcuno sul porto che se ne rende conto? Perchè ogni volta che ci trattano male non scriviamo ad elbareport e denunciamo i disservizi? Forse tutti insieme possiamo riuscire a farci ascoltare . Grazie


Panasia Toremar Piombino

Panasia Toremar Piombino