C’è qualcosa di Provvidenziale (almeno per chi crede) nell’incontro di anime con la stessa sensibilità e la stessa visione della vita. Così non ti devi rattristare se in un passato orami lontano i tuoi sentimenti e le tue proposte si sono incrociate con quelle di un’altra persona.. Di solito, in questa ed altre materie, solo la sincerità e la buona fede fanno la differenza. Ne ti deve dispiacere se su questa materia di attualità di ritorno (il Comune unico) le tue idee e le mie sono lontane. In fin dei conti veniamo da Storie diverse ed abbiamo sensibilità diverse, anche se probabilmente condividiamo un comune amore per la nostra Terra. Tu (per tua fortuna) sei rimasto l’inguaribile sognatore di quando ti riunivi con i tuoi Compagni in Piazza della Repubblica e venivi sbeffeggiato non per i contenuti della proposta ma per quella coincidenza con l’idea del più (temuto, odiato,ammirato, vezzeggiato?) dei vostri avversari politici; io, invece, sono un vecchio arnese della politica, temprato da tante (troppe?) battaglie e con gli occhi chiusi per troppi pestaggi, incapace quindi di vedere oltre i dati reali e quindi propenso a non vivere di illusioni e non fornire illusioni agli altri. In questa tua fanciullezza dello spirito, sinceramente ti invidio. Quanto alle diversità tra me ed il tuo Antagonista di allora, non ti devi meravigliare perché il nostro era un rapporto molto dialettico e complicato. Potrei raccontarti episodi assai interessati come, ad esempio, un nostro scontro all’arma bianca sulla vicenda degli scissionisti DC Fratini, Scelza e Compagnia cantante nella quale io –al solito- ero, assieme a Mario Palmieri, per una soluzione realistica e conciliante (indichiamo noi Fratini e poi cerchiamo di capire e se possibile riassorbire le ragioni del dissenso) e Lui che volle dar retta ai “falchi” e quindi andare verso l’inevitabile rottura; oppure delle mie obiezioni giovanilistiche (poi divenute, ahimè, reali) sul progettato nuovo waterfront del grattacielo e mezzo (una bruttura che non ha nulla da invidiare alla Gattaia…). Ma poi potrei anche parlarti di una Persona che aveva iniziato l’attività politica senza il becco di un quattrino e nella stessa condizione l’aveva poi terminata, di un lascito morale e di esempio grande e complesso ancora vivo dappertutto salvo che nel cuore degli Amministratori pubblici della nostra Città che non Gli hanno intitolato neanche un viottolo di campagna. Vedi quanto la vita è complicata e complessa. Tu pensi al Comune unico, io ad altre cose più concrete come gli scempi prossimi venturi (Gattaia ristrutturata, Calata Italia, Porti turistici da realizzare non per dare lavoro e razionalizzare una situazione cresciuta secondo schemi caotici ed incontrollati ma per far guadagnare soldi ai soliti noti, ecc). Ma poi – su di morale!- avvilire perché ci sono anche cose sulle quali possiamo tranquillamente trovarci d’accordo come sul giudizio su tanti Amministratori – o presunti tali- che hanno manomesso, e non sempre in buona fede, così tanto del nostro comune Patrimonio, con una politica di accatto degna di miglior causa. Certo che codesto accostamento tra le azioni di comando ed il frutto del baccello è un po’ forte, soprattutto se applicato alle nostre tradizioni che di norma quando si riferiscono a quel vegetale lo pensano ripassato in acqua bollente. Siamo –mi pare- al limite dell’ossimoro. Saluti pluviali Grondaia jr. PS Se senti Beppe Battaglini aggiungi i miei auguri Caro Grondaia Lo scorrere del tempo lo segnano spesso le cattive notizie, oggi arrivate a coppiola con l'incidente che è stato fatale per Ermanno Trigona e con la improvvisa dipartita di Piero Gasparri, con due pezzi di Portoferraio più vera che sono usciti di scena, nel lento ed inesorabile processo che progressivamente restringe l'uditorio potenziale (tra le cose meno importanti) delle nostre chiacchiere, di questo rivisitare la storia patria in sedicesimo. Riflettevo appunto sul fatto che ci siamo messi a raccontare faccende difficilmente comprensibili da chi è più giovane di me (tra i protagonisti di quelle stagioni politiche lontane ero tra i meno datati) e che molti di quelli più anziani o non ci sono più o restano afflitti dalle contingenze del pensionato o ancora vagano con i pensieri sopra le paterie del mare. Oggi quindi voglio rimanere ancorato all'oggi rinforzando gli ormeggi perché c'é in arrivo una buriana cementizia senza precedenti, e per chiarirti che io non vedo affatto alternativa nel continuare a "predicare" per il comune unico e tenere alta la guardia contro la serie di inutili e perniciosi interventi che stanno per abbattersi su Portoferraio. Non è un mistero per nessuno (visto che l'ho scritto e riscritto) che non condivida quasi un piffero della politica urbanistica della Giunta Peria (in ordine: la non demolizione di quell'orrido cubo accanto alla Gattaia, la demolizione del Capannone ex-Acit, le palazzine in zona ospedaliela della Reverenda Sales, l'ecomostriciattolo che abolirà piazza Pietri, il sovraddimensionamento dei PEEP e TUTTO QUANTO si ha in animo di realizzare sul fronte mare dalla Punta del Gallo alla Punta della Rena e a San Giovanni (area tra i fossi di Riondo e della Madonnina compresa). Ecco vedi caro Grondaia è vero che il se fossimo e se avessimo, come recita il noto adagio, era il patrimonio dei coglioni, ma io credo che un comune unico, avrebbe avuto spalle più grosse ed una maggiore resistenza alle pressioni di chi grosso e dotato di amici potenti in terraferma, o piccolo ma insistente e col vantaggio del pungolo quotidiano cerca di pilotare le scelte urbanistiche verso i propri interessi, personali o d'azienda. Stammi bene
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