Se davvero ci vuole coraggio e spinta innovativa, allora avanti con l’Unione dei Comuni dell’Arcipelago. Tutto il resto (accorpare castelli e marine, contestare la legge regionale comunità montane, ecc.) è come il nero di seppia: confonde le acque. Il vero handicap è rappresentato dalle “otto campane”. Le scelte, quelle davvero importanti, sono prese, e non potrebbe essere diverso, fuori dall'isola. L’Elba, però, nei luoghi dove si decide è rappresentata da un drappello di otto sindaci dove ognuno suona la sua campana. C’è bisogno, invece, di presentarsi ai tavoli regionali e/o nazionali con un’unica voce forte e autorevole. Questo strumento, con ché se ne dica, non è stata la defunta comunità montana, né lo sarà un ente che ne mantiene le medesime competenze e funzioni. I ministri, i sottosegretari, i presidenti, gli assessori regionali o provinciali, tutti coloro insomma che sono chiamati a scegliere, o non scegliere, non riescono a percepire le esigenze e i bisogni degli elbani poiché è difficile ascoltare “otto campane”. Ecco perché un unico “campanone" è tutt’altra cosa.
campana bronzo