E’ lecito e legittimo parlare e discutere sul comune unico nel rispetto reciproco delle opinioni. E’ una questione sollevata da molti anni: non è nuova. C’è subito da domandarsi se tale questione debba avere priorità di attenzione rispetto a tante altre che,purtroppo, sono presenti o se ne debba discutere sapendo che non è una priorità. Propendo per la seconda ipotesi. C’è chi afferma che col comune unico si semplifica l’amministrazione,si riduce la spesa pubblica e in ultima analisi si contribuisce così alla ripresa economica. C’è invece chi afferma che con il passaggio al comune unico non avvenga automaticamente il teorema “comune unico =semplificazione amministrazione=riduzione spesa pubblica=maggiore efficienza amministrazione” e teme quanto già avvenuto con il Parco che avrebbe dovuto essere”volano” dell’economia elbana ma non lo è stato,poiché i comuni non solo non sono doppioni amministrativi come ad esempio camera dei deputati e camera dei senatori,ma sono anche gli enti istituzionali più vicini agli amministrati. Propendo per questa seconda visione. Ritengo che se ci sia qualcosa da accorpare dovrebbe essere una sola provincia,quella di Livorno o quella di Grosseto,ad amministrare l’intero arcipelago anche se ritengo che molte funzioni amministrative della provincia,direi quasi tutte,potrebbero essere ben espletate dal comune.Sono infatti favorevole al programma presentato dal PDL alle ultime elezioni politiche che prevede l’abolizione delle province come atto fondamentale per far partire il federalismo fiscale ed amministrativo. Non credo che a decidere la nascita del comune unico possa essere il consiglio comunale giacchè non mi risulta che nel programma delle coalizioni che sono state elette ad amministrare i comuni elbani vi sia il comune unico:se così è, il comune non ha delega alcuna per stabilire. C’è chi dice che è necessario un referendum. Il referendum è una forma di democrazia diretta molto in uso nelle federalissima Svizzera dove viene usato anche per questioni meno importanti ma non si capisce perché si invoca il referendum per la nascita del comune unico che deve amministrare il territorio e non si è invocato per la nascita per il parco che pur esso deve amministrare il territorio. Non si comprende poi perché la regione toscana preveda una “dote” di centocinquantamila euro se i comuni sapranno mettersi d’accordo per la nascita del comune unico: i contribuenti, cioè gli amministrati,devono pagarsi la nascita del comune unico? Conclusione: il comune unico non è un problema prioritario, lo è invece una maggiore efficienza dei comuni che già esistono insieme con l’ente intercomunale che ancora non ho ben capito come si chiama. C’è rischio che il comune unico non solo non migliori l’efficacia amministrativa ma anche che il cittadino veda incrementare le tasse locali come sta succedendo con la creazione del comprensorio di bonifica e la tassa ecologica per esso istituita a carico dei soli proprietari di immobili, a quanto mi risulta.
Elba Mappa 350