Vediamo che il Sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei ironizza e fa il finto cascatore dalle nuvole sull'adesione di Legambiente alla petizione contro la piattaforma al cotone (e non solo). A parte il tono, non proprio da primo cittadino, Ciumei fa finta di non sapere e non capire una cosa di cui tutta Marciana Marina parla da mesi e che è confermata dagli stessi protagonisti dell'affare. Dispiace che a seguirlo e sostenerlo su questa strada di un'inutile e astiosa polemica ci sia anche un irriconoscibile Michelangelo Zecchini, al quale vorremmo chiedere se condivide anche i giudizi sprezzanti del Ciumei sul ruolo di Legambiente. Infatti, Ciumei ha il brutto vizio di personalizzare tutto, trasforma tutto in questioni che secondo lui riguardano una sorta di lesa maestà, credendo evidentemente di essere al centro del mondo e che tutti siano come i suoi ubbidienti e silenziosi consiglieri. Non è così, dovrà farsene una ragione: nell'Universo ci sono addirittura altre galassie. Legambiente continuerà a fare quello che ha sempre fatto, nonostante l'avvento del Ciumei al seggio di un comune di 1.900 abitanti abbia mutato gli equilibri del pianeta. Ciumei non è nuovo a dire tutto e a fare il contrario di tutto: quando a luglio Goletta Verde fece il blitz alla Torre di Marciana Marina disse che se lo avessimo avvertito sarebbe stato li con noi… qualche settimana dopo ce lo siamo trovati in consiglio comunale a difendere "i diritti" degli occupanti abusivi della Torre che figura sullo stemma del Comune del quale è Sindaco. La storia si ripete con la piattaforma cotonese e Ciumei prova a ridirci quando dobbiamo parlare e stare zitti, cosa dobbiamo firmare e cosa no. Crediamo si sia montato un po' la testa, oppure che non sia del tutto adeguato al ruolo che ricopre se dimostra tanto nervosismo per una semplice petizione. La verità è che Ciumei e Zecchini non ce l'hanno con Legambiente (che ha solo aderito), ma con i promotori della petizione, tra i quali tutti a Marciana Marina sanno che c'è anche un ex sindaco democristiano che è stato essenziale proprio per far vincere le elezioni allo spiritoso sindaco attuale. Si chiede di fare i nomi dei promotori della petizione, come se questo fosse vitale per la giustezza della petizione, si intravvedono giochi politici (come se il Ciumei non fosse un politico…), ma poi non si ha il coraggio di fare il nome che tutti sanno. Uno strano ed oscuro modo per fare chiarezza e un giochino politico abbastanza incomprensibile. Bisogna stare attenti, perché a furia di fare i comici e finti tonti si rischia di essere presi sul serio.
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