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A Sciambere del "ci vuole il fisico"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 settembre 2008

Caro Direttore , mia moglie e' nata in Germania in una citta' della Bassa Sassonia (Salzgitter), che da sempre e' un comune unico (ed e' anche sede dell'omonima provincia), unione di 31 paesi e cittadine, per un totale di piu' di 100,000 abitanti, distanti anche decine di KM l'una dall'altra (si prende anche l'autostrada , gratuita , per andare da un paese all'altro), con un unico sindaco capo e 3 vice-sindaci, con gli uffici distaccati del comune e anche degli altri uffici provinciali nei centri piu' grandi. Si parla della Repubblica Federale Tedesca, da sempre unione di stati-regione, e attendiamo notizie dal segretario Sig. Carlo Bensa, per il comune unico, la provincia dell'Elba e il federalismo "fiscale" E' come costruire una casa dal tetto. Lasciamo perdere le dissertazioni filosofiche sul fascismo e il comunismo, ormai e' roba vecchia, sarebbe meglio che i filosofi ci illustrassero sulla Repubblica Italiana dal 1946 a oggi, la prima Repubblica e la seconda quando sarebbe iniziata? Ci sono sempre i Signori che hanno fatto grande l'Italia (anche di debiti), allievi del Partito Socialista del fu Benedetto Craxi, gli allievi della fu Democrazia Cristiana di Andreotti, gli allievi del fu Partito Comunista e anche tutti gli altri. E ci sono sempre anche i soliti fessi che lavorano e pagano sempre di piu' per mandare avanti l'Italia. Con cordialita' Gimmi Ori Caro Signor Ori Non la pensiamo allo stesso modo per diversi aspetti e mi torna utile aver pubblicato qui sotto la lettera di Luigi Totaro che mi pare risponda ad alcune delle questioni da lei poste. Di mio aggiungo che se lei ha sposato una cittadina tedesca io sposerei volentieri la Repubblica Tedesca, o quella Francese o qualsiasi altra più seria della repubblica bananiero-caudillistica che si va delineando. Ed osservo pure, in linea generale, che ragionarie di storia della nostra storia recente, più che filosofeggiare è capire come e perchè ci si è trovati conciati in questo "oggi", anche per costruire un "domani" decente per chi verrà dopo. Quella che, mi perdoni, non capisco, è l'allusione all'esponente di maggior spicco Lega all'Elba, figura decisamente pittoresca (anche se so non esserle molto simpatica per il suo vissuto) ma che comunque non mi pare correlabile a ragionamente articolati e complessi come quelli relativi alla semplificazione istituzionale. Ce lo vede che so, Maurizio Costanzo in calzamaglia e tutù che duetta ne "LA DAME AUX CAMELIAS" con Roberto Bolle sul palcoscenico della Scala? Anche per fare politica come per la danza "ci vuole il fisico".


Roberto Bolle

Roberto Bolle