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Oreste del Buono: ricordo e riscoperta

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 23 settembre 2008

Il 30 settembre 2003, all'età di 80 anni, moriva Oreste Del Buono. Nato all'Elba l'8 marzo 1923, O.d.B. (come amava firmarsi) fu critico, scrittore, giornalista, operatore culturale. Il suo contributo alla cultura italiana è stato notevole. Davanti ad una società disorientata e conformista, ha fatto della denuncia morale un tema della sua opera. La stessa avventura del fortunato Linus è stata caratterizzata da satira sociale e politica. "Il fumetto - scriveva - è divertimento, svago, ma nello stesso tempo riflessione, denuncia. Fuga verso una fantascienza premonizzatrice, che vede un mondo dal futuro desolato, sfruttato". In particolare, la sua critica si volgeva alla borghesia che aveva stretto ovunque alleanza con il Potere. Una critica che lo ha avvicinato alla tradizione europea di Sartre, Mann ed altri. Per lui, che proveniva da una famiglia borghese, la scrittura costituiva una sorta di "espiazione letteraria", caratterizzata da una ricerca interiore, psicologica. In questa linea vanno rivisitati i toni autobiografici nel romanzo I peggiori anni della nostra vita (1971). O.d.B. ha collaborato con intellettuali di primo piano. Vale la pena ricordare Elio Vittorini e Umberto Eco insieme ai quali svolse il ruolo di supervisore dei fumetti per Linus. Tra le personalità con cui ebbe significativi contatti vanno ricordati anche tre cattolici e tutti preti: Primo Mazzolari, Lorenzo Milani e David Maria Turoldo, da lui considerati "riferimenti forti". Del futuro priore di Barbiana, in particolare, fu compagno di liceo a Milano, quando ancora Lorenzo non aveva incontrato quella fede cristiana che, successivamente, lo avrebbe portato alla scelta radicale del sacerdozio. O.d.B. disse di non esser riuscito a capirlo e di non condividerne la fede, lui che, sopravvissuto al lager, si definiva comunista e anticlericale, e che affermava di ispirare il comportamento ai dieci comandamenti e al manifesto dei lavoratori del 1848. A cinque anni dalla morte, l'Elba potrebbe cogliere l'opportunità di iniziative approfondite tese a riconoscere la statura di O.d.B., valorizzandone il ruolo nella cultura contemporanea e lasciandosi interrogare dalle sue riflessioni in questo tempo a detta di molti carente di punti di riferimento e di orientamenti ideali.


oreste del buono

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