Il Circolo di Legambiente dell’Arcipelago Toscano ci ha inviato una cartografia e due foto allegate al seguente stringato comunicato: “ Procchio, Venerdi 22 novembre, ore 9,30. Ecco il laghetto nato in una notte nella zona dove c’era un parcheggio sterrato. L’area – dicono quelli del Cigno Verde era già stata pesantemente allagata col nubifragio del 4 settembre scorso, ora sono in corso i lavori per la costruzione di un condominio di miniappartamenti, servizi e garage sotterraneo. Nella zona del “laghetto” scorreva un fosso. La delibera Regionale n. 1054 del 30.09.2002 inserisce l’intera area tra quelle a rischio più elevato (zona blu nella cartina allegata)”. Le immagini parlano da sole – vanno a concludere gli ambientalistio di Legambiente, non aggiungiamo nessun commento”. Un breve commento invece lo aggiungiamo noi, dopo aver completato l’informazione fotografica del sodalizio ambientalista aggiungendo un’immagine della stessa zona, scattata prima che la nuova pioggia non creasse il pittoresco laghetto procchiesco di giornata, anzi di nottata, perché l’acquazzone si è abbattuto sulla frazione balneare del Comune di Marciana nella nottata tra giovedì e venerdì.. Una documentazione importante, crediamo, da assumere come emblema della necessità, specie dopo gli eventi di settembre, di ripensare e ricalibrare talune scelte amministrative, anche se assunte da pochissimo tempo. Ci par chiaro che occorre una maggiore avvedutezza idrogeologica nelle lineee della nuova pianificazione urbanistica compiute dagli Enti Locali dell’Isola d’Elba che parlano (tutti) di “Sviluppo Compatibile” ponendo però troppa attenzione allo sviluppo (inteso spesso come consumo del territorio, una risorsa non rinnovabile) e troppo poca alla compatibilità.
carta procchio
carta procchio alluvione
procchio buca vuota
procchio lago 4