Quanto accaduto mercoledì ad est della contestata "Torre", a nord del contestato "imbonimento" del lungomare, ad ovest dei contestati scogli del Cotone, insomma nel bel mezzo del porto di Marciana Marina, recentemente area di più croci che delizie per l'amministrazione marinese, e cioè la nobile tenzone "a picchi e raffiate" da barca a barca che abbiamo trattato in cronaca, potrebbe avere anche la ricaduta positiva sotto il profilo della promozione turistica. Nella prossima stagione estiva ad esempio, regimentando sportivamente l'ardore competitivo delle giovani generazioni marinesi, magari in sostituzione di Elba Jazz, potrebbero essere organizzati dei veri e propri ludi portuali che riempirebbero certamente di spettatori interessati tutto il ferro di cavallo portuale marinese. Si potrebbero immaginare scontri in nuove discipline agonistiche individuali o di gruppo come "a chi stiocca in mare l'altro", un torneo di remate nel groppone, o un più femminile match a sputi, ombrellate e polpate nel muso su pedalò. Col tempo e col consolidarsi della tradizione si potrebbe incominciare a pensare più in grande, ad arrivare alle "sfide all'ultima staminara" con una sola regola: "chi resta a gallo vince, chi affonda perde" che potrebbe essere usato anche come strumento per dirimere le contese professionali in ordine alle attività di pesca. Nonostante quello che affermano quei criticoni della minoranza risulterebbe sicuramente un'iniziativa più interessante e densa di significato del defunto e non compianto premio giornalistico.
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