Torna indietro

Controcopertina: WaterFront e la politica riformista di Peria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 settembre 2008

Altre voci alimentano il dibattito sul WaterFront e sulla politica "riformista" della giunta Peria. Un primo intervento viene da Lorenzo Marchetti che sul suo blog scrive: "Alcuni ci chiedono perché abbiamo pubblicato il post di Chiara Casarosa dove si suscitano remore di sapore municipalista: «il solito Portoferraio pigiatutto». Abbiamo pubblicato il contributo di Chiara che fra l’altro non conosciamo personalmente, anche perché mette in evidenza la politica riformista del sindaco Peria che ha potuto manifestare tutto il suo dinamismo da poco meno di un anno, vale a dire da quando si è tolto i lacci e laccioli rappresentati da Rifondazione. Oggi siamo di fronte ad un’operazione di riordino urbanistico, nata attraverso la concertazione istituzionale, con lo scopo di migliorare un’area degradata trasformandola nel cuore pulsante di un nuovo modello di sviluppo locale dell'Isola d'Elba. Il water front voluto da Peria rappresenta un esempio sia per «la politica del fare» sia per «l’ambientalismo del fare» e, per questa ragione, deve servire non da freno bensì da stimolo ed esempio positivo e propositivo per tutti gli altri comuni elbani." Lorenzo Marchetti All'ex-segretario dei DS, che ripropone immutata la sua fraseologia in particolare "l'ambientalismo del fare" concetto nel quale egli comprende a nostro avviso la licenza di compiere operazioni ambientalisticamente raccapriccianti, risponde Renato De Michieli Vitturi: Non so effettivamente cosa sia successo nelle "stanze del palazzo" negli ultimissimi anni, ma, almeno per quanto avevo avuto modo di vedere quando ero in Giunta e anche in seguito, seppur da un'altra prospettiva, come dipendente, non c'è mai stato un braccio di ferro tra Rifondazione ed il resto della Maggioranza, al di là di qualche "bau bau" di facciata. Il Sindaco e l'Assessore Palmieri sono sempre stati molto vicini su più o meno tutte le questioni importanti, tanto che spesso in Giunta venivamo informati di argomenti già digeriti dai due in incontri che risultavano molto più frequenti di quanti ne avesse qualsiasi altro membro di maggioranza con i propri compagni. Le segreterie erano pressocché assenti e forse proprio questo fatto, ad un certo punto, ha messo benzina su di un fuoco che è stato accesso non per divergenze politiche quanto per questioni personali: questo è stato lo sbaglio di Palmieri, lasciare che una questione che poco aveva di politico servisse, non tanto al Sindaco quanto ai DS, per sbarazzarsi di lui e quindi tornare a manovrare dalle segreterie sulle faccende che a loro interessano. Ed ecco che è stata letteralmente riscritta la storia dei primi anni della Giunta Peria, come se davvero ci fosse stata una Rifondazione che impediva di compiere qualsiasi passo. Non è così, ed è ora di finirla di prendere in giro la gente. E' solo che è normale che, dopo quasi cinque anni di cincischiamenti, qualche cosa pur si veda realizzato, soprattutto sollecitati dalle prossime scadenze elettorali. E, si badi, il grosso di ciò che è stato fatto era in gestazione da molto, moltissimo tempo, addirittura dai tempi di Ageno (quindi i meriti non sono certo dell'attuale amministrazione), e quel poco di "originario" che vedremo sarà, guarda un po', frutto proprio del lavoro dell'Assessore Palmieri (mi riferisco al Polo scolastico delle Ghiaie, come giustamente fatto notare da Sergio Rossi sul suo giornale). Per cui facciamola finita: se ci sono mancanze (molte) e meriti (assai pochi) di questa amministrazione, essi sono da addebitare a tutta la maggioranza, e ovviamente in primis al suo Sindaco. Renato de' Michieli Vitturi


peria testona

peria testona