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Autovelox: 4 arrestati e 17 avvisati. Le agenzie di stampa: indagini anche Portoferraio Eppure nel capoluogo elbano non si tenne una gara come quella contestata di Segrate Nessuno degli amministratori portoferraiesi ha ricevuto avviso di garanzia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 18 settembre 2008

A stare alle note di agenzia (AGI e ANSA) la vicenda dei "bandi truccati" per l'affidamento dei servizi autovelox che ha visto gli arresti di 4 persone e l'iscrizione di altre 17 nel registro degli indagati, avrebbe anche un fronte portoferraiese. Ma anche se il comune di Portoferraio è citato insieme a decine di altri nell'elenco fornito dalle agenzie non è detto che ad essere messa in discussione sia la regolarità della procedura di affidamento del servizio di gestione dei rilevatori di velocità che per qualche mese avevano operato sul territorio del capoluogo elbano. "Sarebbe stata un'associazione per delinquere - recita il dispaccio AGI quella che avrebbe dato vita a un cartello, guidato dalla Citiesse di Rovellasca (Como), tra societa attive nel settore delle forniture a enti pubblici di apparecchiature per la rilevazione di infrazioni del codice della strada. Questo perché - si legge nell'ordinanza con la quale il gip Andrea Ghinetti dispone l'arresto di 4 imprenditori - le società sarebbero state "in collusione tra loro e con pubblici ufficiali incaricati dello svolgimento delle relative incombenze per fare in modo con diversi mezzi fraudolenti che fosse turbata la libertà degli incanti e pilotata l'aggiudicazione" ... Tra gli indagati c'è anche Dario Zanchetta, vice - comandante della Polizia Locale di Segrate (Milano) che "chiamato a gestire la gara del 5 giugno 2006 provvedeva a inserire nel relativo bando le specifiche tecniche, suggeritegli dai compartecipi, cui la fornitura avrebbe dovuto adeguarsi tali da orientare la scelta esclusivamente sulle apparecchiature T-Red proposte da Astori e di cui Cairoli era il distributore esclusivo per l'Italia ...." Va sottolineato che presso il Comune di Portoferraio non vi fu una gara come quella di Segrate citata dalla nota e contestata negli atti giudiziari: le amministrazioni di Marciana e Portoferraio applicarono gli esiti di una gara organizzata, con funzione di comune-capofila dalla amministrazione capoliverese, una gara in sede alla quale vennero fatte le valutazioni da una commissione tecnica presieduta da un funzionario portoferraiese. Ma né l'amministrazione comunale di Capoliveri né quella di marcianese figurano nell'elenco dei comuni interessati ed inoltre nessuno degli amministratori portoferraiesi ha ricevuto un avviso di garanzia.


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