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Controcopertina: Osservazioni DS sul Piano Strutturale di Rio Marina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 21 luglio 2003

Ci è pervenuto il testo delle Osservazioni presentate dai Democratici di Sinistra di Rio Marina, sul Piano Strutturale del comune ex-minerario: Ne riportaiamo qui si seguito il testo integrale: "Si premette che il Piano è stato elaborato sostanzialmente, sulla base del recupero, pressoché totale, delle previsioni insediative presenti nel P.R.G. del 1993 e non attuate, nonché sulla riutilizzazione di porzioni dell’area interessata, fino al 1976, dall’attività di escavazione mineraria, soggetta obbligatoriamente a preventivi, lunghi ed impegnativi interventi di messa in sicurezza e di ripristino, condizionati, peraltro, dalla disponibilità di consistenti finanziamenti pubblici. Non si può non osservare la carenza di una visione lungimirante dello sviluppo e della valorizzazione del territorio, se si esaminano con attenzione alcune scelte ritenute dall’Amministrazione Comunale funzionali al riassetto urbanistico del territorio stesso, ma di fatto in contrasto con gli obiettivi preposti, per l’elevato impatto nelle zone interessate da nuovi insediamenti. Si rende irrinunciabile nel breve periodo, la realizzazione di nuovi ed importanti servizi ed infrastrutture, che, tuttavia, non devono precludere la possibilità nel medio termine, di un ulteriore più ordinato e qualificato sviluppo, a causa di sottovalutazioni del carico urbanistico o di localizzazioni inopportune. Si fa osservare inoltre che il suddetto Piano Strutturale non indica alcun insediamento alberghiero ma solo un ulteriore sviluppo di “villaggi chiusi ed autosufficienti” che non hanno portato finora alcun beneficio economico al territorio. Vogliamo ribadire che lo sviluppo turistico a Rio Marina passa per la valorizzazione ed il potenziamento del Parco Minerario, dell’area portuale turistica e commerciale insieme a spiagge attrezzate ed a qualche piccolo albergo. L’albergo, lo sottolineiamo, produce il “ricambio turistico” che genera efficaci economie di settore e benefici economici. Si passa, pertanto, alla elencazione delle osservazioni. 1) Località Vigneria Alla riconfermata previsione di un complesso turistico-ricettivo per oltre 400 persone e con una volumetria di 45.700 mc., articolato nell’ambito della collinetta che sovrasta il pontile, viene ad aggiungersi, nell’area opposta rispetto alla strada che collega Cavo a Rio Marina, la previsione di un edificio di 20 alloggi PEEP, per 60 abitanti, con una volumetria di 7.000 mc., della nuova Caserma dei Carabinieri (mc. 600 circa), di una vasta area a parcheggio pubblico, funzionale alle strutture insediative ed ai servizi a terra del futuro scalo traghetti passeggeri e turistico. La varietà delle funzioni previste e la considerevole volumetria complessiva degli interventi (quasi 55.000 mc.) inducono a ritenere inevitabile il congestionamento della zona nei mesi di massima concentrazione turistica. Basti considerare che vi graviterà, un numero di persone di poco inferiore all’intera popolazione residente a Cavo. Per quanto sopra esposto, la previsione insediativa di Vigneria non sembra potersi conciliare con l’auspicato passaggio “da una urbanistica quantitativa e di bassa qualità dell’edificato ad una urbanistica che persegua l’alta qualità urbana, territoriale ed ambientale, connessa al recupero ed alla riqualificazione dell’esistente”, così come si legge tra gli obiettivi socio-economici espressi dal redattore del P.S. 2) I comprensori turistici di Ortano e capo d’Arco Per quanto concerne Ortano si ritiene che, per le caratteristiche idro-geo-morfologiche e dimensionali, non sia opportuno un ulteriore incremento delle strutture ricettive che aggraverebbero la capacità di contenimento della spiaggia, ma anche del traffico veicolare, oltre a richiedere oneri urbanizzati molto elevati. Diversa è la problematica inerente il comprensorio di Capo d’Arco che da quando esiste, ha sempre avuto una ricaduta economica, vista la vicinanza, sull’abitato di Porto Azzurro, anziché di Rio Marina. La previsione di ulteriori 15.000 mc. di insediamenti recettivo-alberghieri non modificherà una situazione ormai da tempo consolidata. Non solo: richiederebbe consistenti incrementi urbanizzativi e di servizi, senza ottenere benefici positivi. E’ opportuno anziché parlare di nuove volumetrie, garantire a tutti i cittadini l’accesso alla spiaggia, garantendo adeguati parcheggi secondo le normative e disposizioni vigenti. 3) Località Calaseregola L’ipotizzato recupero della struttura fatiscente sovrastante la spiaggia, utilizzata dall’attività mineraria ed anch’essa dismessa da tempo, prevede l’abbattimento della metà del volume esistente allo scopo di realizzare un insediamento turistico-ricettivo. Appare evidente che l’operazione, di per sé accettabile, comporterebbe un elevato costo di urbanizzazione della zona, in virtù della ubicazione isolata, in posizione mediana tra Cavo e Rio Marina. La realizzazione di una tale struttura non dovrà comunque “privatizzare” l’uso della spiaggia a favore esclusivo dei clienti. Il Piano Strutturale non affronta la destinazione dell’area di Capo Pero dove, a suo tempo, era stata pensata una struttura alberghiera di medio/alto livello. Ci preoccupa il silenzio sulla destinazione d’uso di questo “gioiello di famiglia”. 4) Viabilità Rio Marina-Vigneria Pur condividendo l’obiettivo di dotare le future strutture portuali di una viabilità adeguata, per consentire lo smistamento del traffico in arrivo ed in partenza, non si ritiene idoneo il tracciato proposto, data la notevole pendenza su entrambe le estremità del tracciato che porterebbe i veicoli ad utilizzare la strada attuale senza risolvere il problema. Questa è una strada che snatura il Parco Minerario, lo taglia in due e gli farà perdere la funzione e la finalità per la quale è stato istituito. Il tracciato deve essere rivisto e approfondito adeguandolo inoltre alla progettazione del Piano Regolatore del Porto di Rio Marina. 5) Viabilità Cimitero-Monte Fico Riteniamo superfluo e quantomeno inutile il suddetto tracciato in quanto porterebbe il territorio di Rio Marina ad essere deturpato da un reticolo di piste, in molti casi inutili. Esiste la “strada panoramica” che, con opportuni adeguamenti, recuperando anche tracciati esistenti, può rappresentare l’anello di collegamento con le aree sovrastanti. Sarebbe inoltre opportuno che le nuove proposte di viabilità principale fossero analizzate e concordate con il Comune limitrofo di Rio nell’Elba, sul cui territorio andrà comunque a gravare il traffico previsto. 6) Viabilità Minore La zona della “Ripa Bianca” è a rischio di movimenti franosi che anche recentemente hanno creato danni notevoli con conseguenti disagi nei collegamenti sul territorio. Uno sbancamento sottostante metterebbe a rischio la percorribilità della strada provinciale Rio Marina-Cavo. Semmai, in questo tratto potrebbe essere recuperato un percorso esclusivamente pedonale e ciclabile limitato. I restanti tratti dovranno recuperare il tracciato esistente. 7) Cavo Non appare chiara la situazione progettuale della portualità turistica e commerciale. Si notano contrasti/sovrapposizioni tra il vecchio PRG ed il Piano Strutturale.


rio marina attilio 2

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rio marina attilio 3

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rio marina attilio 7

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Rio Marina panorama zucca

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