Torna indietro

Semiapologia di fascismo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 16 settembre 2008

Egregio Direttore di Elbareport, la ringrazio per la spiegazione filologico-Ferajese riguardo la vignetta “sarda”. Quanto ai valori isolani mi permetto di distinguere tra elbani, siciliani e sardi – con in comune un marcato senso di ospitalità verso il forestiero – dai corsi, proverbialmente “spigolosi”, anche verso di noi. Riguardo infine “er puzzone” credevo riammentasse che “aridatece er puzzone” e “si stava meglio quando si stava peggio” erano invocazioni di quelle masse di italiani che nel dopoguerra rimpiangevano quanto aveva fatto il “manager pubblico” Mussolini, prima di far piombare il Paese nell’orrore della guerra e delle leggi razziali. Basta leggere senza essere faziosi – “hai detto stèccolo”, dirà Lei - i dati economici e sociali dell’epoca, che non sono di destra o sinistra ma solo numeri, per vedere come in due lustri l’ex socialista Mussolini dotò un paese agricolo arretrato delle infrastrutture per trasformarlo in paese industrializzato. Ad esempio: con l’ANAS 23.000 chilometri di strade provinciali e l’avvio dell’autostrada; la rete ferroviaria con stazioni ovunque; aereoporti e porti; i palazzi della pubblica amministrazione, compresi tribunali, poste, ospedali ed i quartieri-ospedale come Niguarda a Milano; l’INPS per le pensioni; la bonifica dell’agro pontino e dei latifondi siciliani con assegnazione delle terre a migliaia di famiglie dotate gratis di case, attrezzature e sostegni economici iniziali; i codici civile e penale a fondamento di quelli attuali; la scuola dell’obbligo che conosciamo; le colonie per dare ai bambini sole e mare contro il rachitismo; il catasto immobiliare per la certezza della proprietà; etc. etc. Un’imponente opera di costruzione economico-sociale dello Stato che fa del Mussolini della prima fase di Governo il più capace “manager pubblico” che l’Italia abbia mai avuto. Questo prima o poi dovrà essergli riconosciuto al pari dei crimini ed errori della seconda fase di Governo che sono costati la distruzione e la vergogna del Paese e sua. Ma prima o poi dovrà anche essere ben distinta la figura criminale di Stalin da quella spietata ma geniale di Lenin, che prima di morire varò la Nuova Economia Politica liberista resosi conto del fallimento dell’esperimento comunista. Se Stalin non l’avesse revocata, probabilmente Lenin sarebbe oggi “santificato” come il secondo socialista della Storia dopo Gesù Cristo. Ma la Storia non si fa con i se ed i ma, dunque veniamo all’oggi ed ai campesi, il cui voto La preoccupa. Credo che nel 2009 voteranno il candidato Sindaco con le credenziali per rilanciare il paese sotto ogni profilo. Indipendentemente dalle “casacche” indossate, purchè libero da condizionamenti, nel loro interesse. Spero di averLa soddisfatta. Cordialmente Suo, Stefano Martinenghi p.s ha ragione riguardo il mancato invio del precedente comunicato ad Elbareport per goffo errore di indirizzamento; mi scuso della ingiusta ironia nei suoi confronti. Caro Martinenghi Non avevo ragione solo a lamentare il mancato invio avevo ragione pure sul resto, citazione errata inclusa. Che lei comunque, con tutta la sua rispettabile ma profonda padanità, non avverta alcun feeling con i fratelli corsi lo capisco. Mi consenta di affiancare alla sua idilliaca semiapologia di fascismo la considerazione che il Mussolini "buono", ancor prima di promulgare le leggi razziste, faceva assassinare Matteotti, i fratelli Rosselli, mandava a crepare in carcere Gramsci e conculcava le libertà, con l'avallo di un re fellone, tra gli applausi di un popolo ebbro (perché il consenso ce lo aveva e come, al pari del suo allievo Adolf), e mi consenta di non contestare le sue singolari teorie secondo le quali il Lenin della N.E.P. sarebbe stato addirittura "liberista" perché consentiva ai Kulaki di accumulare una parte di raccolto (Bucharin cosa sarebbe stato allora? il Tronchetti Provera dell'epoca?), poiché non credo che interessi più di tanto i lettori. Il voto dei campesi non mi preoccupa affatto: Nel comune di Campo dell'Elba la cultura e l'orientamento politico della maggioranza (schiacciante) dei cittadini è di destra (ribadisco: destra non centro-destra), la cosa più naturale sarebbe che la destra vincesse: ciò però non è successo per tre volte consecutive, analogamente e specularmente rispetto a quanto accaduto nelle due ultime tornate elettorali a Rio Marina. Se dovesse accadere di nuovo significherebbe: a) che la destra campese e la sinistra piaggese, non hanno saputo fare opposizione b) che le proposte amministrative della destra a Campo e della sinistra a Rio non risulteranno credibili per le rispettive cittadinanze. Il resto è aria fritta. Non credo che lei abbia molte chanches di essere il prossimo Sindaco di Campo nell'Elba, visto che appena si è mosso le è arrivato un immediato "posalaquaglia!" da Zingoni, che creda anche se più educato non era meno deciso di un "Aù ti viddi!" Ma le faccio comunque i miei auguri.


Mussolini - Hitler

Mussolini - Hitler