L'adozione di rigidi criteri numerici nella razionalizzazione del sistema scolastico e i tagli al personale docente previsti dalla manovra del governo mettono in grave pericolo la sopravvivenza delle scuole primarie in molti piccoli comuni, soprattutto in aree collinari e montane, spesso marginali e soggette a forti fenomeni migratori. Si tratterebbe, secondo Federparchi, non solo di una condizione di svantaggio per una parte significativa della popolazione italiana (nel 72% dei comuni italiani vivono meno di cinquemila abitanti), ma anche di una grave perdita in termini di presidio del territorio e di conservazione della diversità culturale del Paese. Una perdita che interesserebbe luoghi spesso già soggetti a forte rischio di abbandono e che avrebbe ripercussioni dirette sulla realtà dei Parchi naturali (oltre il 30% dei piccoli comuni si trova all'interno delle Aree Protette). Luoghi preziosi dal punto di vista ambientale, storico e artistico rischierebbero di perdere un elemento chiave della presenza delle comunità sul territorio. Secondo la Federparchi, nell'ottica della conservazione delle identità culturali dei luoghi, del mantenimento dei saperi tradizionali e della salvaguardia della biodiversità, mantenere gli insediamenti in aree così delicate e strategiche è invece fondamentale.
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