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A Sciambere: Serenissimi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 luglio 2003

Il mezzobusto televisivo riferiva delle nuove norme sulla circolazione … la patente a punti le aspettative poi in ultimo, quasi vergognandosi, farfugliava qualcosa dalla quale capivamo una epocale novità: d’ora in poi le indicazioni stradali potranno essere anche riportate in dialetto. La Lega insomma è riuscita a vincere una battaglia decisiva per le sorti automobilistiche dell’Italia e dell’umanità intera. D’ora innanzi non vedremo scritto solo “Bergamo” entrando tra le bossiane mura ma anche “Birgam” e succesivamente potremo scegliere indirizzati dalle frecce del Carroccio se andare a “Birgam de ura” o a “Birgam de uta” o tornare indietro verso “Milan” per poi dirigerci a “Turin” e traversate le Langhe arrivare a “Zena” e magari là prendere la nave per sbarcare a “Napule”. Se c’era ancora bisogno di una riprova per capire che in Italia c’è una gigantesca accolita di fave tonchiate che si è proclamata partito politico, l’abbiamo avuta. Non abbiamo capito se questo uso del dialetto si riferisce solo alle indicazioni delle località o se sarà esteso a tutte gli altri segnali: come si dirà “lavori in corso” in friulano? E “moderare la velocità” in sardo? E poi chi deciderà l’ambito dialettale? All’Elba i cartelli saranno scritti in Toscano o potremo adoperare alla bisogna il capoliverese stretto e il pomontinco? Stavamo ragionando su ciò quando la TV ci ha rinviato l’immagine di quella faccia leghista da ministro Castelli del ministro Castelli che in pratica ha detto “Grazia a Sofri? Nix!”. Vuole l’amnistia lui, per i detenuti politici, in modo da buttare fuori di galera anche i cosiddetti “Serenissimi”. Quei ghiozzi che si asserragliarono sul campanile di S.Marco arrivando con un trattore truccato da autoblindo. Il Ministro Castelli pensa che sia un ingiustizia che questi patrioti veneti giacciano nelle galere della odiata Italia di cui il Castelli stesso è ministro e capo-secondino, e noi siamo perfettamente in sintonia con lui è stato un grande errore mettere loro le manette. Dovevano metterli in camicia di forza, portarli all’ottavo padiglione di Livorno, è probabile che dopo avere preso un bel “tribbione” dai ROS, e una cura settimanale a base di clisteri di ghiaino camomilla e valium erano guariti, potevano tornarsene in osteria a bere “ombrette” e a sparare cazzate, e non ci toccava spendere tutti quei soldi per mantenerli in galera.