Abbiamo dato notizia nel numero precedente di Elbareport della positiva conclusione del Corso per Guide Turistiche gestito dal CESCOT per conto della Provincia di Livorno il cui Assessore alla Formazione Paolo Nanni ha rilasciato una dichiarazione nella quale si è detto: “soddisfatto in quanto dopo diversi anni, non appena si sono create le condizioni formali, grazie alla definizione del profilo professionale da parte della Regione, la Provincia di Livorno ha risposto ad un’esigenza fortemente sentita all’isola d’Elba. A dimostrazione - terminava l'assessore - dell’importanza e dell’attenzione che la Provincia ripone nel miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi nel settore turistico”. Per parte nostra abbiamo però da aggiungere che l’iniziativa ha avuto anche un altro pregio: quello di sanare, sia pure molto tardivamente e parzialmente, una vera e propria ingiustizia. Trattiamo degli incomprensibili errori commessi dalla Regione Toscana ai danni di coloro che parteciparono ad un corso, in tutto e per tutto simile, tenutosi 14 anni or sono, con l’Ente Regione che, assurdamente, da una parte rilasciava ai partecipanti la “qualifica” di Guida Turistica, e dall’altra non riconosceva la qualifica che aveva rilasciato. Una Regione che ha costretto per anni dei professionisti bravi e qualificati a reiterati pellegrinaggi fiorentini, e verso decine di altre sedi più o meno istituzionali, mentre chi se la sentiva poteva continuare a lavorare, ma solo sul filo della “ufficiale” legalità e senza il riconoscimento pieno del livello formativo faticosamente raggiunto. Una storia di ordinaria follia burocratica terminata solo (e soltanto per i “reduci” del primo corso che hanno “resistito” fino alla frequenza del secondo) con la chiusura della edizione 2003 del percorso di formazione per "Guida Turistica". Un rischio che fortunatamente non correranno i “nuovi” corsisti qualificati dall’ultima iniziativa che potranno accedere a pieno titolo alla professione.
assessore nanni
palazzina dei mulini