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Controcopertina: Piazzole, antenne, staccionate, gorilla, Provincia e Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 06 settembre 2008

La foto scattata qualche ora fa al Puntale dell’Acquaviva testimonia gli effetti di qualche cosa di più di un “semplice” atto vandalico, è infatti senza mezzi termini un criminale, chi ha divelto la balaustra di un angolo residuale di quello che era uno dei punti panoramici più suggestivi dell’Arcipelago, prima dello scempio paesaggistico perpetrato in concorso tra di loro da Compagnie Telefoniche, Giunta Ageno e Provincia di Livorno, a cui la Giunta Peria, con tutta la sua mediocrità ambientale vestita di proclami, enunciazioni teoriche ed incoerente agire rispetto alle medesime, non ha saputo porre alcun rimedio. Chi ha rotto deliberatamente quella staccionata andrebbe infatti incriminato non solo per il danno, ma anche per il pericolo a cui espone quanti (e non sono pochi) vincendo il ribrezzo che provocano le sei gigantesche antenne della vergogna ed il ronzante bunker cementizio collocato dagli onnipotenti e prepotenti signori della telefonia. Speriamo che non capiti, ma volare giù da là, ad esempio per un bambino sfuggito al controllo dei genitori, un visitatore un po’ distratto dal panorama che si apre ad est sarebbe facilissimo (ed oltremodo tragico) . Ma oltre questo singolo episodio di ordinaria barbarie c’è da sottolineare che molti dei punti di sosta attrezzati realizzati negli ultimi anni ai margini delle strade elbane sono “in sofferenza”. Una parte delle piazzole sono gestite dal Distretto Stradale della Provincia ed una parte (come quella del Puntale) dall’Ente Parco e se quelle affidate alla Provincia si trovano mediamente in un passabile stato di conservazione quelle dell’Ente Parco sono in larghissima parte danneggiate quando non letteralmente demolite. Chiaro che l’Ente Parco sconta anche il “fattore gorilla”, gli atti dei poveri di spirito che per contestarne l’esistenza (e forse per affermare la propria) compiono coraggiosi raid notturni distruggendone i simboli (siano essi pannelli, indicazioni o panche non sa differenza, basta che abbiano l’odiato simbolo), ma è anche vero che carenze le si rilevano anche per la semplice manutenzione delle attrezzature. Il Parco a nostro avviso deve compiere una scelta: o (come auspichiamo) attua un sistematico intervento tenendo in efficienza le strutture di sosta che gestisce o le rimuove del tutto. A parte i problemi di messa in sicurezza dei luoghi rischiosi per la pubblica incolumità, rispetto a vedere tavoli e panche “volate” per le scarpate o piazzole invase dalle erbacce, contenitori di rifiuti divelti, sedili distrutti, meglio niente.


puntale staccionata rotta

puntale staccionata rotta