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La collezione di minerali "Alfeo Ricci" in mostra a Capoliveri

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 20 luglio 2003

Dopo l’esperienza del 2002, primo anno a Capoliveri, conclusasi con un ottimo risultato sia in termini numerici che di gradimento dei visitatori, il Comune di Capoliveri e il sig. Gianfranco Ricci, proprietario della Collezione “Alfeo Ricci”, ripropongono questa mostra nell’intento di far conoscere i minerali provenienti dalle varie parti dell’Elba, in particolare dalla zona orientale ove sono site le miniere di ferro, che portano la nostra Isola ad avere il primato mondiale per il numero di varietà presenti, nella speranza che il Museo possa regalare sia agli appassionati di mineralogia che agli occhi meno esperti un'emozione che accompagnerà sempre il ricordo di questa visita. La raccolta e lo studio dei minerali sono stati iniziati da Alfeo Ricci negli anni ’30 fino agli anni ’60 come autodidatta, e quindi continuati nel tempo anche dai suoi eredi, in particolare Gianfranco Ricci che ne cura tuttora il mantenimento e l’arricchimento. Nella Collezione sono presenti numerosi campioni di eccezionale bellezza, notevole rarità e significato scientifico, e la sua principale particolarità sta nel fatto che rappresenta una completa campionatura di quel museo mineralogico all’aperto quale è l’Isola d’Elba. Composta da circa 900 pezzi, comprende tra gli altri un cristallo unico al mondo: la Calcite a rosette con epidoto, una splendida cristallizzazione pseudo esagonale con sovrapposti cristalli a mo’ di squama di pesce. È stato ritrovato nei primi anni ’60 nella miniera del Ginevro a Calamita (Capoliveri). È inoltre possibile ammirare la bellissima Aragonite azzurra, rarità elbana proveniente da Calamita (Capoliveri), composta di carbonato di calcio con attraversamenti di sali di rame che le conferiscono la particolare colorazione; tra i vari cristalli di quarzo è presente il rarissimo Quarzo prasio scoperto da Alfeo Ricci per la prima volta all’Isola d’Elba; troviamo poi anche la curiosa e rara Magnetite polarizzata della miniera di Calamita e molti geminati pentadodecaedrici di pirite tra cui la famosa geminazione a “Croce di ferro”. Ultima novità in fase di completamento, frutto dell’assidua ricerca, della passione e dell’inventiva di Gianfranco Ricci, è una vetrina con la campionatura delle sabbie delle principali spiagge elbane che catturerà certamente la curiosità e l’interesse dei visitatori. Il Museo, attualmente gestito dalla Caput Liberum S.r.l., si trova in Via Palestro (sotto la pensilina di Piazza Matteotti - Tel. 0565 935492) ed è aperto dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 19.00 alle 24.00, con chiusura il martedì mattina. Il prezzo dei biglietti è di €. 2,00 intero e €. 1,00 ridotto.


museo minelai capoliveri

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