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Cassonetti come aperitivo alla storica calata a mare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 04 settembre 2008

PORTOFERRAIO. Passeggiata sul molo mediceo con "allegati" cassonetti per rifiuti, raccolti in un box metallico, un fatto criticato da diversi cittadini. I cassonetti sono stati tolti da tutto il centro storico per igiene, decoro e immagine, ma nei pressi del molo mediceo, detto Gallo, ci possono stare. Si tratta di un obbligo di legge per cui deve essere assicurata la raccolta di vari tipi di rifiuti, in pratica tutti, che provengono dalle barche da diporto, pescherecci e simili. Non solo, dovrebbe essere collocata un'altra "stazione" simile nei pressi della Linguella, mentre una itinerante, costituita da una barca speciale, proveniente da Piombino, raccoglie i liquidi dalle imbarcazioni. Ma diversi cittadini non ci stanno e si sono fatti sentire anche all'Autorità portuale. "Sì- dice Stefano Bianco, responsabile dell'Ufficio Sicurezza e Ambiente dell'Autorità Portuale di Piombino- ci hanno segnalato anche versamenti di oli, ma noi siamo certi che la zona dei cassonetti, vicino all'inizio della Calata, viene pulita ogni giorno. In ogni caso la situazione non è definitiva e siamo disposti a trovare altre soluzioni, ma l'ubicazione è stata da tempo concordata con tutti gli Enti locali interessati. Intanto pensiamo di mimetizzare il box con cartelloni tra cui immagini e carte dell'Elba". E quindi si apprende che un altro sito- rifiuti dovrebbe essere sistemato anche alla Linguella, nei pressi del museo archeologico, a due passi dalla storica torre del Martello, o torre Passannante o Pertini, celebri reclusi, per motivi politici, nella costruzione medicea; il primo, attentatore del re, impazzì per le condizioni disumane, il secondo oppositore del duce, se la cavò diventando addirittura, in seguito, presidente della Repubblica. "Una questione in evoluzione -prosegue Bianco- Del resto i pescherecci e il distributore di gasolio che sono da quelle parti, dovranno trovare altra collocazione e stiamo lavorando con il Comune anche su questo". Ma nel frattempo come aperitivo alla Calata a mare, frequentata da centinaia di visitatori ogni giorno, ma ovviamente anche dai residenti, troneggia un box con annessi cassonetti per i vari tipi di rifiuti, compresi quelli degli oli combusti da smaltire. Il deposito degli scarti è protetto dalla vista, da alcune barriere antiterrorismo che ingabbiavano, fino a poco tempo fa, tutto il molo Ischia. Cancellate poi divelte: si è scoperto che non occorrevano più. Soldi buttati, in particolare quelli occorsi per mettere e per levare le strutture. Ed anche Garfagnoli, assessore comunale, rassicura "Stiamo cercando un'altra collocazione per i cassonetti d'intesa con l'Autorità pontuale e il sindaco è al lavoro anche per risolvere la faccenda". La cinquecentesca Portoferraio, anche se ingabbiati, è probabile debba rifiutare i raccoglitori posti di fronte alla futura sede dell'Apt, attuale "Gattaia", un complesso edilizio cubico eretto in epoca bellica, incastrato alla base dei bastioni medicei. Gli architetti Bellucci e Camerini, che progettarono gli enormi bastioni nel 1548, difficilmente avrebbero approvato. Ora un'altra questione da risolvere. Il tempo dirà se il dettagalio sarà risolto.


cassonetti gattaia

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