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Il teatro di Dario Fo a Capoliveri

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 30 agosto 2008

Il VII Festival Internazionale “Le Voci della Poesia” si apre Lunedì 1 settembre a Capoliveri, in piazza Matteotti con uno spettacolo teatrale di rilievo. Per la prima volta all’Elba, il Teatro Mancinelli di Orvieto presenta “Lu Santo Jullare Francesco “ di Dario Fo, interpretato dall’attore Mario Pirovano. Mario Pirovano, attento come sempre all'attualità ed ai suoi problemi, porta sulle scene il tema della pace e della guerra riproponendo l'opera di Dario Fo “Lu Santo Jullare Françesco”, in particolare il discorso di Francesco ai Bolognesi. E' la famosa “concione” del 1222, ricostruita da Fo sulla base della tradizione popolare, delle cronache e delle testimonianze dirette: non una predica moralistica ma un'affabulazione ironica, poetica, a volte sarcastica a mo' dei giullari del tempo. Era lo stesso Francesco, tanto diverso in realtà dall'immagine agiografica che ci è stata per secoli trasmessa, a definirsi “jullare di Dio”. E questo proprio negli anni in cui l'Imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Jugulatores” considerandoli buffoni osceni! Afferma Dario Fo: “Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Sappiamo da un gran numero di storici che il santo “jullare” non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l'andamento del sermone; non ne seguiva i canoni, lo svolgimento e la catarsi morale a conclusione. Iniziava sempre con un ribaltone.” Sappiamo pure che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe, piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti. Il 15 agosto 1222 Francesco si trovava a Bologna, dove era stato invitato a tenere un'orazione sul tema che stava più a cuore in quel momento ai Bolognesi: la guerra, che di nuovo era esplosa contro gli Imolesi con il suo seguito di crudeltà, stragi e distruzione. Francesco sceglie di rivolgersi ai presenti con una “concione giullaresca”, una predica basata sull'ironia, che fa ricorso al particolare linguaggio dei giullari fatto di lombardo, siciliano, umbro e napoletano, inframmezzato da vocaboli latini, spagnoli e provenzali comprensibile in ogni dove. Lo spettacolo ha inizio alle ore 21,30 ed è ad ingresso gratuito.


Dario Fo Corna

Dario Fo Corna