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Controcopertina: Il Masterplan e Portoportoferraio non convincono Legambiente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 29 agosto 2008

La regione Toscana annuncia che «Nascerà un nuovo distretto nautico in Toscana, quello dell´Elba e della costa piombinese» e che verrà presentato, insieme alla provincia di Livorno e ai comuni elbani a ottobre, durante gli "Stati generali sul nuovo modello di sviluppo per l´Isola Elba" che partirà dal piano di riqualificazione del porto di Portoferraio. L´assessore regionale al territorio Riccardo Conti sottolinea che «E´ finita l´emergenza per l´Elba ed è scattata l´ora dello sviluppo. Abbiamo dovuto gestire una fase molto difficile contrastando il tentativo di cementificazione di una delle realtà più preziose del nostro territorio. Adesso finalmente possiamo passare allo sviluppo sostenibile, volto a dotare l´Elba di servizi di qualità che apriranno l´isola al turismo e alla ricettività di alto livello, oltre a proiettarla nel mercato grazie all´acquisizione di standard competitivi nel settore della nautica». Ma nonostante quello che dice Conti, dall´Elba le prime critiche al progetto riguardano proprio il sostanziale fallimento del tentativo di arrivare alla redazione di un Piano strutturale unico, visto che alla fine hanno aderito solo 5 comuni su 8 e che probabilmente non se ne farà di nulla perché la prossima primavera cambieranno sindaci e maggioranze proprio in quei 5 comuni chiamati al voto. L´altra critica che emerge in questi giorni riguarda proprio le anticipazioni sul progetto magnificato da Conti: gli ambientalisti ed una bella fetta di opinione pubblica sembrano pronti a dar battaglia su quella che il quotidiano online Elbareport ha ribattezzato ironicamente "Portoportoferraio". «Un water front che prevede una radicale ridefinizione, anche ambientale e paesaggistica, della linea di costa portoferraiese dal molo Lucchesi a San Giovanni - dicono a Legambiente Arcipelago Toscano - con la realizzazione di nuovo porto pescherecci con un capannone di 400 metri quadri per il mercato del pesce (mentre il mercato del centro storico viene lasciato morire di inedia), un albergo con almeno 50 posti letto, una piscina comunale realizzata a sconto degli oneri di urbanizzazione, tra 700 e 800 posti barca, rimessaggio di mega yacht, potenziamento della zona commerciale, negozi, bar, ristoranti. L´unica cosa di sostenibile sembra un percorso ciclabile che unirà la città a San Giovanni. Ma la cosa che più preoccupa è che mentre si giura che non ci sarà cemento si prevede di costruire un villaggio di 60 villette a Punta della Rena, nel bel mezzo del golfo, alla foce del fosso della Madonnina, in un´area umida residua di grande importanza ambientale e paesaggistica. In più ritorna in ballo, a completare la cementificazione della costa, il porto turistico da 350 posti barca a San Giovanni. Tutto questo richiederà nuovi parcheggi e nuova viabilità. Forse parlare di sviluppo sostenibile - conclude Legambiente - è un po´ azzardato». da www.greenreport.it


aerea rada portoferraio

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