Torna indietro

Agenzia delle Entrate: ultimo atto della marginalizzazione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 28 agosto 2008

Finalmente comincia a farsi strada la consapevolezza – fra cittadini, associazioni di categoria, politici elbani “bipartizan” – che la nuova Provincia dell’Elba Arcipelago sia LA soluzione per contrastare la sempre più evidente “marginalizzazione” ed impoverimento dell’Elba nella Provincia di Livorno. L’ultima riprova è il trasferimento a Piombino dell’Agenzia delle Entrate, che segue di pochi mesi il tentativo di trasferire anche il Tribunale, dopo il Catasto. Mentre in maniera “strisciante” avvengono “accorpamenti” interni all’Ospedale. Pertanto qualcuno inizia a chiedersi se l’Elba possegga le infrastrutture amministrative necessarie in caso di nuova Provincia. La risposta è SI: l’Elba già possiede quanto la normativa e le necessità di vita comune impongono. A scanso di equivoci è bene chiarire che L’art. 21 della legge 267/2000 che disciplina gli Enti Locali alla lettera f) stabilisce che: “l’istituzione di nuove province non comporta necessariamente l’istituzione di uffici provinciali delle amministrazioni dello Stato e degli altri Enti Pubblici”. Significa che si diventa Provincia anche in assenza di infrastrutture quali: Palazzo della Provincia, Tribunale, Prefettura, ASL, Ospedale, Caserme dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, di Polizia, della Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Ufficio del Registro, Camera di Commercio, Questura, Catasto, etc.. Assenza che peraltro originerebbe grandi problemi in una realtà insulare come la nostra, che per questo nei passati decenni è stata dotata di ogni infrastruttura utile, con la sola eccezione della Camera di Commercio. Fatta mente locale alle citate strutture esistenti in Portoferraio, qualcuno si chiederà dove si troverebbe il “Palazzo della Provincia”. E’ l’attuale sede della Comunità di Arcipelago in via Manzoni che “calzerebbe” a perfezione per numero di impiegati statali (circa 30) e consiglieri eletti (24). Gli ammodernamenti delle strutture ed attrezzature esistenti e di quelle da realizzare pur non obbligatorie – ad es. la Camera di Commercio - sarebbero effettuati senza problemi con i fondi messi a disposizione in questi casi: circa € 16 milioni all’anno. Più che bastare avanzano. Ad esempio il Commissario De Feis per la nuova Provincia di Fermo, 140.000 abitanti, è stato dotato di un budget di 31 milioni di euro per due anni; il Commissario Piscopo per la nuova Provincia di Monza Brianza di € 48 milioni per il triennio 2005-2008. Questi soldi non sono un nuovo spreco ma la semplice ripartizione dei fondi già a bilancio della Provincia-madre - nel caso nostro Livorno - come prescritto dall’art. 21 lettera g) della citata legge 267/2000. Senza contare i risparmi conseguenti alla nuova Provincia: via subito la Comunità di Arcipelago che costa come la nuova Provincia e da questa verrebbe sostituita e via all’accorpamento di almeno 4 Comuni in 2: Rio con Rio Marina e Marciana con Marciana Marina. Nessun trauma per le popolazioni locali, solo risparmio. Come ha fatto il Governatore della Sardegna del PD Renato Soru - il fondatore della multinazionale delle telecomunicazioni “Tiscali” - che ha istituito 4 nuove province in Sardegna, la più piccola, l’Ogliastra, con 58.000 abitanti ed ha contemporaneamente abolito Comunità Montana e Consorzi vari. Che ha dichiarato in TV a Report (RAI 3): “La Regione Sardegna non sta spendendo neanche un euro in più rispetto a quello che spendeva per le 4 province. Quindi stiamo ripartendo in 8 le risorse che prima venivano spese in 4 province”. Dovrebbe saperlo bene anche il collega di partito di Soru, il Governatore della Toscana Martini, espressosi a sfavore della nuova Provincia dell’Elba Arcipelago, per nostra fortuna di competenza del Parlamento non della Regione. Nuova Provincia che avrà un budget annuale di qualche decina di milioni di euro – purtroppo per Livorno sottratti al suo bilancio – che le consentirà di non farsi più tagliare le infrastrutture citate ma al contrario di potenziarle come meglio credono gli elbani. E di investire finalmente tali fondi nel proprio territorio insulare per arricchirlo in tutti i sensi e trasformarlo in una Svizzera del Mediterraneo. O se preferite in una Montecarlo. Basterà nel 2009 avere 5 Sindaci a favore e potremo “giocarcela” in Parlamento. Perché non provarci? Ci sarà sempre qualcuno contrario, o perché “amico” di Livorno, o perché spaventato dalle incognite del nuovo, ma per fortuna dell’Elba sono una minoranza. E saranno sempre meno.


Ufficio entrate

Ufficio entrate