Puglia - Africa. Riflessioni guardando ulivi e pomodori
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : giovedì, 28 agosto 2008
Recentemente sono stato in Calabria, per arrivarci sono passato dalla Puglia, un po' per evitare la Salerno - Reggio Calabria, un po' per la voglia di attraversare quella terra di cui ho soltanto vaghi ricordi. Per chilometri e chiometri, ai bordi dell'autostrada, non c'è nulla se non ulivi e piante di pomodori. Quei pomodori che attirano lavoro, purtroppo spesso gestito dai caporali. Leggo sull' Espresso che la regione di Vendola ha aperto due alberghi, vecchie masserie adibite a dormitori per offrire ai lavoratori un letto e una cena a prezzi ultrastracciati, con l'obiettivo di combattere lo sfruttamento almeno su quel versante. Inoltre è stato firmato un accordo con Medici Senza Frontiere per interventi sanitari rivolti ai lavoratori stagionali. Tanto di cappello a Vendola, ma avrei preferito leggere che i caporali vengono arrestati quotidianamente, che la sanità dello stato funziona anche in Puglia ( cosa che evidentemente non è ), che MSF può continuare a lavorare in Africa e non in un Paese europeo, che le aziende che sfruttano vengono chiuse e date in gestione a cooperative sociali, o messe all'asta, o bruciate piuttosto che continuare ad ingrassare schiavisti e sfruttatori.
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