Napoleone si starà sicuramente girando e rigirando nervosamente nella tomba avendo saputo che all’Elba non si riesce a trovare un’impresa edile disposta a salire fino ai 630 metri del suo Santuario di Madonna del Monte per restaurare uno dei monumenti isolani più prestigiosi per storia e per patrimonio d’arte e di cultura. Costruito nel XVI secolo, il complesso religioso, meta da sempre di pellegrinaggi, comprende anche un romitorio dove nell’estate del 1814 soggiornò l’esiliato imperatore. Nel giorno di Ferragosto, il tradizionale appuntamento montanaro dell’Assunta con i fedeli giunti da ogni parte d’Italia, ha vissuto la tensione dell’accorato appello lanciato dal rettore del Santuario mariano e parroco di Marciana e Poggio, don Franco: abbiamo raccolto con grandi sacrifici fondi per i restauri, ma finora nessuno appare intenzionato a spingersi con il cantiere fin quassù. Madonna del Monte si raggiunge oggi da Marciana attraverso uno sconnesso stradello in granito un tempo percorso dai trattori della comunità religiosa. Eppure all’Elba non si è esitato a salire con abbondanza di uomini e di mezzi fino alle cime più impervie del monte Capanne per erigere una selva di antenne della radio/tv e della telefonia. Senza contare le diverse strade aperte dalla Forestale per esigenze ambientali/ecologiche. Possibile che ci sia una caduta di sensibilità quando è in gioco la conservazione delle bellezze monumentali dell’isola?
Madonna del Monte quadrotta