Portoferraio ... da turista
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : domenica, 17 agosto 2008
Normale serata in settimana, siamo una coppia e sediamo verso le 20:00 in un locale del centro che dispone di un discreto dehors composto da una decina di tavolini. Mio marito tenta di chiedere un tavolino nella parte più tranquilla, o forse sarebbe meglio dire meno trafficata dal momento che autovetture di un quartiere del centro storico dovranno far manovra a venti centimetri dalle nostre sedie. Mi colpisce la risposta secca del cameriere che ci indica solamente un tavolo libero: colpa nostra che non abbiamo prenotato, ma -mi dico- siamo anche in 'prima serata' ed al momento, della dozzina di tavoli a disposizione ve ne sono occupati due e i prenotati, ad occhio, paiono semplicemente quattro. Capisco dopo che non ci accontentano come clienti ma ci espongono come esca per gli avventori casuali, i quali vedendo il ristorante frequentato si lasceranno convincere a fermarsi: siamo in vetrina. Pubblicità loro a scapito nostro, scarsa lungimiranza del gestore perché ci costringe in una pessima ora, quella del rientro a casa di molti portoferraiesi, a restare in balia delle marmitte del quartiere. Il cameriere ci porta la carta del menù e dopo un breve confronto tra noi ci decidiamo a ordinare un antipasto. Il cameriere impaziente di ricevere l'ordinazione si presenta e ordiniamo “inizieremmo con un solo antipasto” “poi ?” “ci pensiamo” “ripasso dopo” “sì grazie, ma per ora ci porti l'antipasto, grazie” “no, così mi tocca scrivere l'ordinazione due volte, torno dopo”- e si allontana. mi volto a controllare quanti avventori sono presenti in tutto il locale: un tavolo da due e un tavolo grande dove quattro persone ne aspettano altrettante. Primo commento che mi esce spontaneo: “fossimo in vacanza mi sarei già alzata per andare in un altro locale!”. Restiamo e mangiamo solamente un secondo per 'velocizzare' e semplificargli l'ordinazione. ... infine ci alziamo con un leggero senso di fame per correre in gelateria.
malte