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Perchè "no" al comune unico e "sì" alla Provincia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 agosto 2008

E’ noto che le polemiche sulle idee se argomentate seriamente fanno emergere la verità e la “pasta” di chi le alimenta. Ho più volte spiegato perché la soluzione della nuova Provincia è fattibile e sarebbe una panacea per l’Elba ( www.civiltaelbana.it.) all’opposto del Comune unico. Nessuno ha saputo obbiettare seriamente e chi ha tentato ha ripiegato su battute irrisorie senza costrutto per delegittimare. Una tecnica per creare confusione cara a tutti i regimi del passato (di sinistra e destra) che si neutralizza opponendo con fermezza argomenti inoppugnabili. Senza timidezze, a costo di apparire supponenti. Detto ciò, le differenze tra nuova Provincia e Comune unico sono così riassumibili: tanto la prima darebbe all’Elba Arcipelago maggiori autonomie e risorse quanto il secondo gliene leverebbe. A favore di Livorno. Sono schematizzate in 3 punti-chiave:1 - Il COMUNE UNICO LO DECIDE LA REGIONE, LA NUOVA PROVINCIA L’ELBA ED IL PARLAMENTO - La legge 267/2000 all’art. 15 punto 1. chiarisce che sono le Regioni “sentite le popolazioni interessate” a modificare le circoscrizioni territoriali dei Comuni; diversamente dal caso della nuova Provincia che viene istituita dal Parlamento su richiesta della maggioranza dei Comuni del territorio (art. 21.3.g). Significa che mentre il Comune unico viene deciso a Firenze, che poi cerca di convincere i Comuni elbani a “fondersi” promettendo anche incentivi economici statali (art. 15.3), la nuova Provincia viene decisa dagli elbani tramite 5 Sindaci d’accordo, che poi cercano di convincere il Parlamento a votare il relativo disegno di legge istitutivo (art. 21.3.d). Per questo Provincia e Regione non vogliono che i media elbani ne parlino: è bene che l’Elba non sappia. L’art.15.2 e 16 chiariscono che al Comune unico ci si arriva per fusione dei precedenti Comuni, in questo caso sostituiti da Municipi. E’ il caso dell’Elba dove la fusione di 8 comuni in 1 causerebbe tali e tanti problemi da rendere necessaria l’istituzione di 7 municipalità in aggiunta al Comune unico di Portoferraio. Al quale conseguirebbe la perdita di ogni residua autonomia elbana da Livorno, per paradosso ora garantita dall’anarchia di 8 giunte di differenti colori. Perchè un Comune unico con una giunta di centrosinistra si allineerebbe immediatamente alle politiche di Livorno con tutta l’Elba, che al 70% alle politiche vota centrodestra; mentre un Comune unico con una giunta di centrodestra ben poco potrebbe opporre a Livorno, che facendo leva sui finanziamenti statali da essa dipendenti opererebbe una infallibile “moral suasion”. 2 - IL COMUNE UNICO NON HA MAGGIORE AUTONOMIE NE’ RISORSE ALL’OPPOSTO DELLA NUOVA PROVINCIA – Dunque a cosa servirebbe il Comune unico? Pare solo ad accentrare il potere sull’Elba per farla gestire meglio. Non dagli elbani e senza alcuna contropartita in termini di autonomia e risorse. S’è già visto invece che con la nuova Provincia si otterrebbe quell’autonomia decisionale e finanziaria assicurata dalla Costituzione riformata e dalla legge 267/2000; ora prossime a modifica bipartizan in Parlamento per attuare quel federalismo fiscale ora sulla carta. Per il quale il Governo con il Sottosegretario On. Mario Valducci ha confermato che le Province costituiranno un cardine indispensabile. Tradotto in soldi sono complessivamente decine di milioni di euro in più di ora a favore la Provincia dell’Elba Arcipelago; soldi che ora finiscono nelle casse di Livorno sotto forma di prelievo fiscale elbano, partecipazioni tipo ASA ed ESA e gli altri stanziamenti statali indicati dall’art.149. 3 - IL COMUNE UNICO NON TAGLIA I COSTI A DIFFERENZA DELLA NUOVA PROVINCIA - All’opposto di quanto si potrebbe credere, con la nuova Provincia si taglierebbero anche i costi della politica, con il Comune unico no. La ragione è che l’istituzione della nuova Provincia avverrebbe senza aggravio per lo Stato ma con un risparmio per: a) la normativa che prevede che i costi di una nuova provincia vengono coperti dal bilancio della precedente Provincia, nel caso nostro Livorno (art. 21 punto 3 lettera g ); b) l’immediata abolizione della Comunità di Arcipelago il cui costo di mantenimento complessivo è analogo a quello della nuova provincia (che si insedierebbe nello stesso palazzo di via Manzoni); c) il piano finanziario di istituzione della nuova Provincia che prevede la riunione di almeno 4 Comuni in 2: Rio Elba con Rio Marina e Marciana con Marciana Marina. Al contrario, all’istituzione del Comune unico non conseguirebbero risparmi a causa della trasformazione di 7 consigli comunali in altrettanti consigli di municipalità. Le quali contano poco o nulla quanto a competenze e capacità decisionali – che spettano al Comune unico - ma costano quanto un consiglio comunale perché la legge prevede che: “si applicano agli amministratori dei Municipi le norme previste per le amministrazioni dei comuni con pari popolazione” (art. 16 punto 2). In proposito è istruttiva la puntata RAI di REPORT del 1 aprile 2007 ore 21.30 nella quale l’intervistatore Iovene ottiene conferma dal consigliere della IV municipalità di Napoli – Salvatore Zarlengo della Margherita – che i consiglieri dei Municipi non contano nulla ma percepiscono 90 euro a seduta perché equiparati ai consiglieri comunali, che per una media di 20 sedute fanno 800 euro al mese; mentre il presidente di una Municipalità guadagna da 1800 a 3000 euro al mese a seconda dei luoghi….. Rimane a questo punto da comprendere chi in buona fede possa volere un Comune unico all’Elba e per quali ragioni e chi possa non volere la nuova Provincia e per quali ragioni.


Elba Mappa Comuni

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