I finanzieri del Reparto Operativo Aereonavale di Livorno, operante in mare sull’intera Regione e con specifiche competenze sulla fascia costiera, nel periodo più caldo della stagione balneare e diportistica, quando le attività commerciali dello specifico settore turistico mirano a cogliere i più alti profitti, hanno fortemente intensificato le diversificate attività di controllo, prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti in materia economico-finanziaria, spesso posti in essere a discapito degli stessi vacanzieri e dei corretti operatori, penalizzati in termini di libera concorrenza. Le attività operative di queste ultime settimane eseguite dalle Fiamme Gialle del comparto aeronavale hanno permesso di conseguire le sottonotate risultanze: unità da diporto controllate 960; verbali elevati alla nautica da diporto 252; verbali elevati in materia assicurativa 83; verbali elevati in materia di oli minerali uso marittimo 5; verbali elevati in materia di I.C.I. e concessioni demaniali marittime 35; sequestri di aree demaniali marittime 6; sequestri amministrativi di mezzi navali 19; sequestri penali di mezzi navali 5. Le attività investigative scaturite in mare e poi perfezionate a terra in via autonoma e/o con il coinvolgimento dei reparti territoriali di riferimento, hanno in particolare consentito di accertare l’impiego di 15 lavoratori in nero, dei quali ben 9 a bordo di prestigiosi mega-yacht in navigazione o fermi alla fonda nelle acque dell’Elba (LI), di Capraia (LI) e del Promontorio dell’Argentario (GR), a testimonianza del fatto che anche i facoltosi armatori non esitano ad assumere, seppur per poche settimane o limitatamente all’estate, manovalanza irregolare a bordo, omettendone le incombenze assicurative, previdenziali ed il rispetto dei contratti esistenti per tali figure professionali, quali skipper, componenti dell’equipaggio, baby-sitter o generici addetti. Nel contesto di tali specifiche attività nei confronti dei possessori/utilizzatori di unità da diporto di particolare prestigio e valore, gli equipaggi operanti, dopo i normali e speditivi controlli in mare, proseguono a posteriori le investigazioni, verificando, in particolare, la posizione contributiva del controllato in ragione del bene posseduto, o comunque nella disponibilità, scoprendo, come accaduto a Porto Santo Stefano (GR) ad inizio agosto, posizioni contributive palesemente sproporzionate, attivando così il reparto competente per residenza fiscale del soggetto al fine di “innescare” specifici e mirati accertamenti fiscali e tributari. Sempre in mare, numerosi sono i sequestri amministrativi e penali per mancanza delle coperture assicurative obbligatorie e per i documenti di bordo falsi o irregolari (24 unità da diporto), tra questi merita menzione il sequestro di un super-yacht, del valore di un milione di euro e di oltre venti metri di lunghezza operato all’Argentario, ed il sequestro, giusto di ieri ed ancora in Maremma, di un performante motoscafo, del valore stimato di oltre 70.000 euro, in transito dalla Liguria alla Corsica, sul quale, a seguito di attento riscontro info-investigativo, pendeva da oltre un anno un provvedimento di sequestro preventivo del Tribunale Penale di Savona, attuato dai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Porto Santo Stefano (GR) nei confronti di un soggetto romano. Anche a terra, sulla fascia demaniale marittima, la sistematica azione delle Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale, in stretto e proficuo raccordo operativo con i Comandi Provinciali costieri, ha consentito il sequestro penale di sei aree sulle quali i concessionari avevano eretto opere e strutture completamente abusive, ovvero avevano “invaso” le adiacenti spiagge libere, precludendole al gratuito uso della collettività. In particolare, sulla spiaggia del Tombolo della Giannella (GR) e in località le Viste di Napoleone a Portoferraio (LI), le Procure della Repubblica procedenti hanno avallato il sequestro di p.g. operato d’iniziativa ed esteso dai finanzieri non solo alle strutture abusive, ma anche a quanto all’interno ricoverato, privando di fatto i denunciati di 200 tra ombrelloni e lettini prendisole e 18 natanti minori (pedalò, canoe, windsurf, due moto d’acqua), tutti destinati al noleggio. In materia di corresponsione dell’I.C.I. e della correlata imposta regionale sulle concessioni demaniali, sono 35 gli interventi con riscontro positivo conclusi in questo periodo estivo, prevalentemente nelle Province di Massa, Pisa e Livorno, e che porteranno all’elevazione di altrettante cartelle esattoriali per oltre 200.000 euro da parte dei Comuni e della Regione, beneficiari di tali gettiti erariali evasi o sottocorrisposti dai concessionari delle aree controllate. Nello specifico, all’isola Elba (Portoferraio e Campo), ma anche in Provincia di Pisa e Massa, i finanzieri hanno accertato la presenza di numerose strutture che, seppur regolarmente erette e rispondenti alle volumetrie riportate negli atti concessori, erano completamente sconosciute, in quanto mai dichiarate, al censimento catastale dei Comuni ai fini della corresponsione dell’Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) della Tassa sullo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (T.A.R.S.U.). Importante, da ultimo, il contributo fornito dal R.O.AN. in materia di scontrini e ricevute in favore dei Comandi territoriali, specificatamente rivolto alle attività estivo/balneari, con rilevamenti di mancanze di emissioni fortemente superiori alle media annuale regionale (25% contro il 14%), a riprova di come tali contesti tipicamente stagionali siano maggiormente sensibili e propensi all’evasione e, quindi, oggetto di sistematica e costante attenzione operativa.
Motovedetta Guardia di Finanza