Torna indietro

Vergognoso scaricare su ASA le responsabilità altrui

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 agosto 2008

Il problema idrico dell’Elba è straconosciuto, le sue carenze strutturali: - approvvigionamento idrico e vetustà della rete; e le soluzioni che ne consentirebbero la risposta definitiva: - serbatoi d’accumulo in quota, raddoppio condotta sottomarina, completamento dell’anello occidentale e progressiva riduzione delle perdite sugli impianti di distribuzione. Le amministrazioni comunali dell’isola in mezzo secolo non sono state capaci ti tirare fuori un ragno dal buco su questo importante problema, nessun sguardo al futuro con scelte sovracomunali strategiche ed adeguati investimenti, si è scelto la comoda logica di bottega mettendo pezze alle piccole questioni quotidiane. La cronica miopia campanilistica con sconsiderate scelte urbanistiche espansive (ultimi 10 anni 2000 nuovi alloggi) ed un abusivismo edilizio vastissimo che hanno buttato benzina sul fuoco su una carenza idrica preoccupante. Si è assistito, con complice-impotenza, alla crescita di pozzi privati che hanno trasformato l’isola in un colabrodo e sopperito “illegalmente” alla mancanza di un servizio acquedottistico moderno. Comuni che hanno alzato bandiera bianca sulle loro incapacità e responsabilità amministrative delegando la gestione del ciclo delle acquee alla Comunità Montana con continue liti, gelosie e pressioni politiche lottizzatorie penose e rifugiandosi all’assistenzialismo che chiede ad altri di risolvere il problema (Stato o Regione).Ancora oggi alcuni Comuni ritardano le normali emanazioni delle ordinanze estive di limitazione, al solo uso domestico, della risorsa idrica. Nel 2005 si è passata la gestione, dopo innumerevoli resistenze e boicottaggi localistici, all’ASA azienda specializzate di Livorno, scelta sacrosanta che la maggioranza dei Comuni italiani “normali” hanno compiuto da ormai 25 anni. Da questo breve riassunto storico appaiono davvero incomprensibili, per i mortali cittadini, prese di posizioni e polemiche scaricabarile di Sindaci (il sig. Bosi in testa) nei confronti di ASA quasi questa potesse da sola in due anni trovare soluzioni miracolistiche dopo anni di assenza totale. Di fronte alle difficoltà occorre spingere avanti nella gestione di ASA dando ad essa più autonomia e maggiore spazio alle competenze e mettendo a disposizione risorse per programmare adeguate opere infrastrutturali, NON tornare agli idraulici comunali!! Non se né può più di classi dirigenti politiche, coloro che danno voce al particolarismo campanilistico ed al boicottaggio di soluzioni strategiche, le quali invece di farsi carico responsabilmente dei problemi ululano di fronte alle emergenze e con colpevole ipocrisia scaricano le responsabilità su altri!


filicaie pozzo acquedotto ruotato ridotto

filicaie pozzo acquedotto ruotato ridotto