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La Cala dei Frati e la memoria negata

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 10 agosto 2008

Di recente un politico ha fatto un'azione dimostrativa per dire di nuovo di una situazione irrisolta da decenni. Assessorati di destra e di sinistra, non sembra siano stati capaci di venirne a capo. L'impresa impossibile riguarda il fatto di rendere accessibile Cala dei Frati, con un accesso pubblico dalla strada. Una situazione complessa. Nel passato si è anche detto di mappe catastali incomplete o anche introvabili. Di tutto, di più. La verità non pare emergere chiaramente. Qualcuno la conosce? Ma intanto ci sono stati testimoni che hanno voluto confermare come stavano le cose negli anni lontani. "Se ne parla tanto ma io e quelli della mia generazione, ne abbiamo conosciuti addirittura due di stradelli che facevano accedere alla spiaggetta, dalla strada comunale che va alla Padulella." Parole un po' sarcastiche di Vito Marinari, pensionato, da giovane assiduo frequentatore di Cala dei Frati. Quindi dopo associazioni ecologiste e politici, perchè non riscoprire i ricordi di alcuni cittadini. "Io vivevo nel marcianese e devo testimoniare di problemi analoghi a quelli di Cala dei Frati in altre parti dell'isola- lo aveva fatto notare Sandro Serni, ex docente della scuola alberghiera- da Procchio alla zona dello scoglio della Paolina, ma anche oltre, tutte le spiagge erano accessibili negli anni sessanta e prima. Ora la situazione è del tutto diversa, i lidi facilmente raggiungibili non sono tanti". E tornando alla Cala dei Frati ecco altri dettagli: "Con altri giovani si andava a fare il bagno alla caletta invece che alle Ghiaie- dice Marinari- e ricordo che c'erano due sentieri che dalla strada portavano al lido. Quelle stradelle fino al mare erano esistite da sempre. Conosco anche l'origine del nome. Infatti, nel dopoguerra dei frati, provenienti da un convento di Orbetello, venivano a Portoferraio in estate e alloggiavano in una casa vicino alla chiesa di san Rocco. Facevano la questua del vino andando in giro con dei recipienti che portavano sulle spalle. Poi, dopo i loro pellegrinaggi sotto il sole, avevano l'abitudine di andare al mare appunto nella caletta vicino alle Ghiaie passando per i sentieri esistenti e quindi il nome della spiaggia è stato dato proprio dalla frequentazione abituale di quei frati". E Donatello Ercolani conferma la memoria del Marinari e già qualche anno fa è intervenuto sulla stampa per dire dell'esistenza di quel sentiero e aggiunge una nota di colore. "Si andava spesso e senza il permesso dei genitori- dice- e per non farsi scoprire si faceva il bagno nudi, per non tornare a casa con le mutandine umide, saremo stati scoperti. Ci si asciugava al sole, tanto non c'era mai nessuno". E insomma Cala dei Frati era ben raggiungibile dalla strada, chissà se un giorno le libertà del passato potranno essere riconquistate.


goletta cala dei frati striscione

goletta cala dei frati striscione