Cerchiamo di stabilire un pò di verità, se ne siamo capaci. Quando il Parco fu commissariato la prima cosa che si cercò di risolvere era quella di trovare una sede. Sulla ex caserma c’avevano messo gli occhi molte istituzioni non locali e si stava per realizzare un vero e proprio spezzatino. A quel punto riuscimmo a prendere in concessione governativa tutti gli immobili rimasti al fine di progettarne, insieme all’allora amministrazione Ageno, un loro utilizzo che fosse il più aderente alle necessità dell’Elba. L’idea iniziale era di realizzare nei tre edifici principali rispettivamente la Sede del Parco, un “Convention Buro” a servizio di tutta l’isola e un Museo del Mare multimediale e tecnologico che per Portoferraio doveva rappresentare quello che l’Acquario rappresenta per Genova. A tal fine avevamo preso contatti anche con l’Officina Rambaldi di Rimini (quella di Carlo Rambaldi, creatore di E.T. e tre volte vincitore del Premio Oscar per gli effetti speciali). Parafrasando il mio successore, ti ricordo che pensare in grande è meglio che guardare il dito…. E comunque, dietro le insistenze dell’attuale amministrazione, il Parco si era reso disponibile a cedere una gran parte delle strutture al Comune a patto che potesse realizzare la sua sede. Il comune avrebbe potuto prendere le due grandi strutture esistenti (ex mensa/circolo e ex palestra/teatro) ed ampliarle a dismisura per realizzare gli edifici scolastici ma la cosa non interessava e con un artificio amministrativo di dubbia legittimità e legalità fu bloccata la richiesta di restauro conservativo della struttura per la sede del Parco e attualmente è pendente il ricorso al Tar. Vorrei capire come farà il Parco (così come sembrerebbe scritto nel protocollo d’intesa) ad iniziare i lavori da subito dato che allora ne era stata negata la possibilità: o si è commesso un atto illegale allora o lo si vuole commettere ora…. Oggi, dalle poche notizie di stampa apparse sembrerebbe che il Comune abbia preso la disponibilità di tutti gli immobili, compresi quelli occupati dalla Polizia e dall’Agenzia dell’Entrate. Mi sembra uno sforzo economico non indifferente e poco reale e realizzabile. Spesso i protocolli di intesa in Italia sono carta straccia un po’ come i tavoli di concertazione tanto cari al Sindaco…. Pensare poi di portare dei corsi universitari all’Elba è completamente fuori dalla realtà e rappresenta una vera e propria presa in giro per gli elbani. Non so se i miei nipoti (non ancora nati) riusciranno ad entrare nelle future scuole dell’ex caserma. Forse un campus scolastico, realizzato a step, a San Martino o a San Giovanni sarebbe stato meglio e sarebbe costato sicuramente meno. Ma si sa, la voglia di protocolli d’intesa e di tavoli di concertazione a volte diventa un desiderio irrefrenabile! Vorrei comunque ricordare al Sindaco che il cosiddetto immobile A della ex caserma non era la scuola ma era la caserma dove dormivano e vivevano i finanzieri che frequentavano i corsi. Forse è stato mal consigliato o la memoria inizia a fargli cilecca. Se fosse un po’ più corretto dovrebbe quindi ammettere come stanno in verità i fatti e cioè che il Parco è sempre stato disponibile a trovare soluzioni alternative ma era l’interlocutore (lui) che non era affidabile perché prima di ogni qualsiasi soluzione c’era sempre una pregiudiziale politica: forse gli piaceva andare contro il commissariamento per ingraziarsi qualche politico potente. Basta ricordarsi delle riunioni della Comunità del Parco dove sembrava di essere a quei programmi tipo “uno contro tutti”. Io il cattivo usurpatore di una misera poltroncina (quale è quella di un presidente di un parco) e tutti gli altri che si ergevano a paladini e difensori dell’istituzione Parco. Quanta pochezza e quanta invidia! E come fa, proprio il Sindaco, a dire che Angelo Banfi non dice il vero? Ma considerando il suo atteggiamento ai tempi degli arresti eccellenti e le stupidaggini che ha detto dopo la sentenza di assoluzione con formula piena degli indagati, da lui c’è da aspettarsi questo ed altro. Forse l’unica scusante di tutto potrebbe essere che a quel tempo era concentrato a guardare il dito e non vedeva la luna…. Anche oggi non mi sembra che sia cambiato molto perché Portoferraio non brilla proprio come Comune ben amministrato…. Di peggio c’è solo Capoliveri.
barbetti parco