“Cinema Astra e altri racconti”: s’intitola così l’opera prima di Luca Fanetti, un giovane scrittore vissuto fino a 30 anni all'isola d'Elba, fiorentino di nascita, bisnonna argentina, un nonno siciliano, uno senese e genitori elbani, Oggi vive a Livorno, dove si è trasferito quando ha sposato un’insegnante livornese da cui ha avuto una figlia. Fanetti fa l'impiegato presso il call center Vodafone di Ospedaletto (Pisa) dal 1998, ma l’amore per la lettura e la passione dello scrivere lo hanno sempre accompagnato, fino a fargli riunire i suoi racconti in questa sua opera prima. I proventi della vendita andranno all’Associazione Cure Palliative dell’Ospedale di Livorno. Scenario dei suoi racconti è soprattutto l'isola d'Elba. Infatti questi sono ispirati ai ricordi di gioventù all’isola e, quindi in parte “Cinema Astra...” è autobiografico, anche se in alcuni brani l'autore si lascia trasportare dalla fantasia, scrivendo elaborazioni di pensieri suscitati da un tramonto, un luogo, una musica ascoltata. L’idea di pubblicare questi scritti composti per diletto è arrivata quasi per caso, su spinta della moglie e di alcuni colleghi dello scrittore, Che ruolo ha l’isola? chiediamo a fanetti: «Non solo è lo sfondo di quasi tutti i racconti, e lo testimoniano i bei disegni di Pierluigi D’Eramo, mio collega con il talento per la matita, che ho voluto inserire per caratterizzare quello che avevo scritto, ma è anche l’ordito sul quale si intessono le vicende: l’Elba, come ogni piccola isola, è uno stato d’animo, una dimensione di vita, che plasma tutti coloro che ci abitano: il mio “non luogo». Massimo Carlotto scrive in quarta di copertina del libro: "Fanetti, tra passato e presente, fruga con questi racconti alla ricerca di un senso. Nelle persone e nelle loro esistenze. In mezzo c'è un'isola e forse tutt'intorno il mare. Di certo c'è un traghetto che va su e giù come il carrello di una vecchia macchina da scrivere"
Luca Fanetti