Nel pomeriggio 3 Agosto tre giovani milanesi (S. D., 23enne operaio, C. G., 24enne impiegato, e R. F., 23enne operaio) hanno compiuto un grave atto a seguito del quale sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della Stazione di Porto Azzurro con la collaborazione dei loro colleghi del Radiomobile. Questa la ricostruzione dei fatti: Erano le 14.30 di domenica quando i milanesi che erano a bordo di una Ford Focus e stavano transitando sulla strada provinciale in località Reale di Porto Azzurro; la Ford nell’abbordare una curva invadeva parzialmente la corsia opposta dove stava marciando una Fiat 500 guidata da un ventenne di Porto Azzurro. Questi con una brusca sterzata a destra riusciva ad evitare l’impatto con il veicolo fuori traiettoria ma andava a finire con le ruote nella terra che si trovava sulla banchina ai margini della carreggiata, perdendo momentaneamente il controllo del veicolo e andando ad urtare il guard-rail che costeggia la provinciale. La Ford sembrava proseguire la sua corsa in in direzione di Rio Marina e l’elbano scendeva per constatare i danni, ma mentre si apprestava a telefonare per denunciare quello che gli era accaduto, i tre lombardi facevano ritorno sul teatro dell’incidente e scesi dalla loro auto senza aprire bocca iniziavano a pestare selvaggiamente a pugni e calci il malcapitato isolano. Questo il report dei Carabinieri dei concitati momenti : “A seguito dell’aggressione, al longonese, cadevano gli occhiali da sole ed immediatamente i tre se ne impossessavano. Nel corso dell’aggressione, durante la quale il giovane si limitava a cercare di scansare i colpi e non reagiva, uno dei tre gli chiedeva di consegnargli la somma di 300 euro, senza nemmeno specificare un motivo e sotto la minaccia di conseguenze gravi. Alla risposta negativa del giovane, che non aveva tsnti soldi, gli veniva detto di andare allora al bancomat per prelevare la somma richiesta. Tuttavia, vedendo il portafogli del malcapitato appoggiato sul sedile anteriore, gli chiedevano quanti soldi vi fossero e appena aperto il portafogli gli afferravano l’unica banconota da 100 Euro contenuta all’interno. Dopo ciò i tre salivano sull’auto e si allontanavano.” Il ragazzo derubato, sotto choc, telefonava ai parenti e si recava poi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Portoferraio, dove gli venivano riscontrate numerose lesioni giudicate guaribili in sette giorni, mentre i familiari si mettevano immediatamente alla ricerca dell’auto degli aggressori dopo aver avvisato i Carabinieri di Porto Azzurro, che facevano la stessa cosa. Ed i tre teppisti grazie allo scrupoloso lavoro dei Militari della stazione longonese e dei colleghi del Radiomobile, dopo le ricerche condotte anche con l’ausilio delle telecamere che coprono il comune di Porto Azzurro, venivano rapidamente individuati ed arrestati. I tre protagonisti di un episodio sconcertante, conseguente a comportamenti “bullistici” che nella cosiddetta “capitale morale” sono pane quotidiano, ma decisamente inusuali all’Elba, pensavano probabilmente di farla franca, ma si ritroveranno a rispondere del pesantissimo reato di rapina oltre che vedersi contestate anche le lesioni procurate. Intanto, loro che avevano solo dei modesti “precedenti di polizia” dopo una breve sosta nella caserma dei Carabinieri venivano gentilmente condotti a proseguire le loro vacanze nel carcere livornese delle Sughere, dove restano a disposizione del Magistrato.
Sughere carcere livorno