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Il confine tra musica e schiamazzo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 06 agosto 2008

Come si sa l'Elba vive di turismo, ma c'è il rischio di vivere sì ma nel frattempo diventare sordi. Ci sono dei "musicisti" o per meglio dire suonatori a vario titolo di strumenti, voce compresa, i quali hanno la peregrina convinzione che più alto è il volume della loro produzione corporale più valore questa possa avere; in termini musicali: ciò che non esitiamo a definire rumore.Insomma tanto per dirla in parole povere. In centro un ci si può più stare. E quello che da più noia è che al momento attuale si sono spesi tanti soldi per mettere i vasi in centro, con limoni ed aranci compresi e non è stato acquistato neppure un FONOMETRO per misurare i decibel di questi "improvvisi" suonatori i quali, fino a mezzanotte, invece di deliziarci le orecchie ci arrovellano la mente con pensieri, parole e soprattutto opere degne della peggiore delle peggiori corride. Detto questo pensiamo di avere diritto ai sensi della Legge 26.10.1995 n. 447 a non essere ulteriormente "inquinati". E visto che nella stragrande maggioranza di casi solo di rumore si tratta (leggi piazza Cavour) pensiamo proprio prossimamente su questi schermi di chiedere un bel risarcimento al Comune di Portoferraio che ha aumentato l'imposta sulla spazzatura del 60%, ma che finora non è riuscito a misurare la spazzatura acustica che si produce nelle sere d'estate e nei fine settimana di bassa stagione. Vorrei caro Sergio che pubblicassi questo sfogo, non parlo solo per me, che di casa posso anche uscire, ma per i tanti anziani che sono bloccati a casa, d'estate, con le finestre chiuse, rimbombanti di questa cosa che qualcuno definisce musica. Quindi misuriamo i decibel. E agiamo di conseguenza.


orecchio

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